Ha combattuto come una furia prendendolo a pugni e calci ed ha avuto la meglio su uno dei predatori del mare più pericolosi, lo squalo tigre. Protagonista dell’insolito match è un ventiseienne istruttore di snorkeling, David Pickering, attaccato nelle acque australiane, mentre si trovava ad un centinaio di metri dalla riva di Coral Bay, con un gruppo di persone alle quali stava facendo da guida, tra cui la moglie e il figlioletto. “Mi sono girato ed ho visto lo squalo che mi azzannava”, ha raccontato ai media australiani il giovane che ha riportato un brutta ferita al braccio. “La forza dell’impatto – ha raccontato – era sufficiente per trascinarmi avanti e giù”. Una volta azzannato dallo squalo all’altezza dell’avambraccio destro, Pickering è riuscito a divincolarsi e ad assestare al predatore un pugno con l’altro braccio e una volta liberatosi ha continuato a colpirlo. “L’ho preso a calci mentre tenevo il braccio ferito fuori dall’acqua”. A questo punto, mentre lo squalo tigre se la svignava, il ventiseienne ha urlato ai compagni di dirigersi verso riva e di uscire dall’acqua. “Sono felice che sia successo a me e non a uno dei miei bambini” ha concluso sollevato l’istruttore di snorkeling.
(da Ansa del 23.1.12)
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