Aldo Bianchini
SALERNO – “E’ tornato Bortoletti?”, non lasciatevi ingannare, non è una domanda, piuttosto una mera sorpresa. Eh! si, ancora una volta la politica spicciola ha trionfato. I voltagabbana sono all’ordine del giorno, l’occupazione di un posto di potere non lascia neppure respirare, figurarsi se lascia ragionare o riflettere. Alla fine è prevalsa la linea attendista, come avevo già pronosticato nei precedenti articoli quando annunciavo in esclusiva che Bortoletti era in vacanza in Patagonia (notizia poi ripresa da Il Mattino) e quando annunciavo il possibile siluramento sia di Bortoletti che di Bianchi. E’ prevalsa la “linea attendista”, dicevo, e così ancora per sei mesi la ASL Unica di Salerno avrà un commissario (cosa questa assolutamente fuori da ogni logica) così come l’ A.O. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona avrà il manager Bianchi fino al 26 febbraio prossimo, data di scadenza del suo contratto. E’ prevalsa la linea attendista perché la politica campana e salernitana non è riuscita, ancora una volta, a chiudere il cerchio e la ASL Salerno come la ASL/1 di Napoli non avranno il loro “direttore generale”. Scende in campo nuovamente il coordinatore provinciale del PD, Nicola Landolfi, che non trova niente di meglio da fare se non sparare i piccoli siluretti (nessun paragone con le bordate di De Luca!!) cui da tempo ci ha abituati: “Dopo un mese di assenza, il delegato di Caldoro, Bortoletti, torna al suo posto. La sanità e la salute in provincia di Salerno meritano di più che semplici turisti”. A parte il fatto che Bortoletti non è tornato perché non se ne è mai andato, mi sorprendo nel non leggere nulla, nessun siluretto, contro Attilio Bianchi, iper manager dell’ospedale cittadino. Mi viene un dubbio, premetto però che può anche essere solo una malignità: “Vuoi vedere che il bravo Nicola, che adesso non manda più i suoi comunicati a questo giornale costringendomi a prenderli dai quotidiani di carta stampata, non attacca Bianchi soltanto perché questi da un po’ di tempo si è buttato tra le braccia del sindaco De Luca?”. Qualche anno fa, quando Bianchi era un mastelliano di ferro, fu l’unico ad avere gli attributi per inaugurare il punto ospedaliero in Via Mercanti il giorno 20 settembre in pieno treno inaugurale delle canoniche 21 opere dell’onnipotente De Luca verso San Matteo. Quella baldanza e quell’autonomia istituzionale sono finite, purtroppo, ed anche lui si è lasciato avvolgere dalle spire mortali. All’amico Nicola Landolfi, però, vorrei comunque lanciare un messaggio di distensione: “Caro Nicola, meglio avere turisti che impiegati. Alludo a tutte le istituzioni, compresa quella che tu rappresenti in nome e per conto. Prendi esempio dall’assessore provinciale Antonio Fasolino che in disaccordo sul piano rifiuti con il suo partito si è dimesso e dimettiti anche tu. De Luca quando minaccia un avversario ama dire che non indugerà nemmeno un minuto. Ebbene io se dovessi fare il coordinatore provinciale del PD senza avere la possibilità di esprimere il mio pensiero libero ed autonomo, non ci metterei un minuto ma un solo secondo per dimettermi. Perché il partito, un partito, il PD non può e non deve essere di uno soltanto ma deve rappresentare al meglio tutte le istanze che vengono dal basso e dal territorio. Meglio Bortoletti, quindi, che come turista deve dar conto a più soggetti, che Landolfi come impiegato di partito che deve dar conto solo al suo capo”. Le dimissioni sarebbero un segno di rinnovamento e perché no, forzando la mano, anche di liberalizzazione di cui si fa tanto parlare in queste settimane. Ma si sa, sono pochissimi coloro i quali hanno il coraggio di imboccare la via di Damasco. La cosa che mi ha fatto più sorridere, del comunicato del PD/De Luca/Landolfi, è stato l’accenno all’incontro di Landolfi con il presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl (Sergio Annunziata) che, essendo stato messo in quel posto da un accordo bipartisan tra Antonio Valiante e Edmondo Cirielli -entrambi contro De Luca-, non vedo come possa ritornargli utile. Bontà sua!!, ne sapremo di più nelle prossime settimane e dalle prossime mosse.
direttore: Aldo Bianchini