“Forconi”: anche nel Vallo di Diano

Antonio Citera
VALLO di DIANO – Disagi sull’A3 Salerno Reggio Calabria. Dalla notte scorsa, molti Tir,occupano la corsia nord della principale arteria del sud Italia. I blocchi più numerosi si registrano a alle uscite di Eboli, Sicignano degli Alburni, ed Atena Lucana, dove un centinaio di grossi automezzi,intralciano la circolazione. Bloccata anche la Statale 19, all’altezza della rotatoria di Atena Lucana. Si accostano ai lati delle autostrade impedendo il passaggio delle auto, se non in un’unica corsia, creando così disagi alla circolazione. –Un azione pacifica- ci spiega uno degli autotrasportatori presenti allo svincolo di Atena Lucana. –Una protesta che vuole mettere in evidenza il nostro disagio sul territorio- continua- la circolazione delle vetture è garantita, ma a creare intralcio, sono i tanti curiosi che si fermano per chiedere spiegazioni. –  C’è stata da parte dei colleghi una risposta superiore alle aspettative, la causa è di quelle vitali, siamo la categoria più indebitata del nostro Paese.- Resteremo qui fino a venerdì- continua- pacificamente senza creare altri disagi alla circolazione, il traffico scorre anche se lentamente.-  Auspichiamo l’interesse del Governo alla nostra causa, un’azione celere per ridurre i prezzi dei carburanti,delle assicurazioni, e garantire anche a noi un’esistenza dignitosa. Vogliamo dare un segnale forte –conclude – non possiamo stare in silenzio,  non possiamo più subire le nefandezze del Governo.- Sul posto gli agenti della polstrada di Sala Consilina che stanno coordinando il defluire del traffico. Ma chi sono i fautori del “movimento dei forconi” Autotrasportatori, pescatori, contadini, tutte quelle categorie che stentano ad arrivare a fine mese, o che addirittura stentano a trovare occupazione. Un movimento che ha bloccato la Sicilia, ed ora tende alla risalita dell’Italia. Il malcontento di un’intera nazione che non riesce più a trovare le risorse necessarie per soddisfare i suoi bisogni  primari fondamentali. Il passaggio dalla fase del “bunga bunga” al governo sobrio,composto da professori, tecnici, non ha cambiato le cose, anzi, nascondendosi dietro manovre itineranti, “cresci e salva Italia” ha peggiorato la situazione  portando all’esasperazione la maggior parte degli italiani. La percezione reale delle persone, sulla politica Monti, è senza dubbio quella  del famoso “taglia e cuci” sulla pelle dei più poveri. L’aumento dell’iva, delle tasse, liberalizzazione di farmacie, notai, trivellazioni libere a favore dei petrolieri, sblocco dei fondi CIPE per saziare l’appetito delle banche e quant’altro che ci proietta in una politica autodistruttiva che specula sempre più sulle classi deboli, che oramai sono al collasso. Manovre che sono pensate e studiate  per i giovani dice Monti, ma per quelli che devono ancora nascere, lasciando allo sbaraglio intere generazioni che dettate dalla miseria, economico-sociale, insorgono rivendicando un minimo di diritti. In questo contesto nasce il movimento dei forconi, un movimento con un simbolo leggero “la forca” uno strumento di lavoro usato nel passato anche per ribellarsi al padrone, tornato alla ribalta per rivendicare il diritto e la libertà nel mondo del lavoro.

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