Michele D’Alessio
SASSANO – In 18 mesi 6 morti e decine di incidenti stradali. Ieri i funerali di Antonio Arnone. Un altro Angelo che è andato via. E’ questo il messaggio più frequente che si legge sulla pagina di facebook di Antonio Arnone. Un ragazzo pieno di vita, «modernissimo» e solare come si può essere a 28 anni quando tutto sembra possibile. Sempre disponibile con tutti gli amici, appassionato di musica e di sport, fans di “Rayden feat” di Onemic o di Bon Jovi con la performing “Hallelujah” Questo e molto altro era Antonio Arnone, portato via da un brutto incidente, accaduto venerdì 19 nel primo pomeriggio, mentre tornava a casa dal suo lavoro. Le parole per descrivere questo ragazzo che si era appena affacciato alla vita restano in gola anche agli amici più cari che hanno voluto affidare a Facebook il loro dolore. La salma è rientrata l’altra sera, dall’ospedale di Polla, nella abitazione di residenza a Padula accolta da una grande folla commossa di parenti e amici. I funerali di Antonio sono stati celebrati ieri mattina nella chiesa di Santo Alfonso di Padula Scalo, dal parroco Don Vincenzo Federico. Si sa che la morte, porta sempre dolore e rabbia, ma quando muore un giovane, così come è morto Antonio, di appena 28 anni, per una società e i parenti che lo hanno visto crescere è sempre una tragedia senza fine, ma stavolta è una tragedia nella tragedia, dove il dolore è ancora più profondo, più grande, immenso per chi resta come per il padre Michele e la sorella Raffaela dopo la sciagura del rogo della Bimaltex del 5 luglio del 2006 a Montesano sulla Marcellana, dove morì Anna Maria Mercadante, madre di Antonio. La rabbia è tanta e comprensibile per una morte che lascia atterriti, per una morte che si spera sempre di non vedere, ma che sta diventando normalità quotidiana. L’incredulità e la tristezza hanno fatto in fretta il giro delle comunità vicino, Sassano e Padula, dove risiedeva Antonio. Due paesi che negli ultimi tempi, stanno pagando con un alto numero di vittime stradali il prezzo dei mancati controlli e della diffusa illegalità. Sassano è il comune del Vallo di Diano maggiormente colpito da incidenti stradali. Sul suo territorio sono presenti lunghi rettilinei (Silla–Trinità di Sala C., Silla–Pantano di Teggiano) ed improvvisi incroci lungo i quali, negli ultimi 18 mesi in almeno in sei occasioni automobilisti e pedoni hanno perso la vita, mentre i feriti e gli incidenti non si contano più, sono all’ordine del giorno. A Sassano quella della sicurezza stradale è una vera e propria emergenza. Ancora è vivo il ricordo dell’ incidente stradale, sulla strada provinciale che collega Sassano a Monte San Giacomo, costato la vita a una coppia di fidanzati: Nunzia Rinaldi di 22 anni, residente a Monte San Giacomo, e Loreto Pippa, di 25, residente Sassano, avvenuto meno di un anno fa ( 2 febbraio 2011), a causa di un medico ubriaco; ma insieme a loro vogliamo ricordare anche Luigi Calandriello, 77 anni, (6 giugno 2010) travolto da una auto appena uscito dall’abitazione del fratello quando, mentre attraversava la strada, venne brutalmente investito; D’alessio Giovanni, 87 anni, investito da un autocarro Fiat Iveco 150, a Caiazzano il 27 ottobre 2011, Mihaila Costantin, (18 Settembre 2011) travolto con la sua bici sulla provinciale Silla–Trinita di Sala Consilina. Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano, da persona e amministratore responsabile, per rispetto del dolore e dei familiari di Antonio soprattutto, si astiene momentaneamente da qualsiasi commento o polemica, ma siamo convinti, che dopo l’ennesima strage stradale, farà sentire la sua voce a chi di dovere. Nell’attesa un’intera comunità, e non solo, piange l’ennesima perdita di un suo caro figlio.
direttore: Aldo Bianchini