SALA CONSILINA – Si è svolta ieri mattina la tanto attesa protesta dei giovani avvocati del foro di Sala Consilina e del distaccamento di Sapri, poca l’affluenza, oltre agli avvocati, qualche sindaco del territorio e qualche studente annoiato dalle tante parole dette sul palchetto allestito per l’occasione. Ironia e preoccupazione nei volti dei numerosi avvocati presenti in piazza Umberto I a Sala Consilina. Un dibattito pubblico che ha coinvolto poche istituzioni, ma soprattutto addetti ai lavori di una struttura che è quasi certamente destinata alla chiusura. Uno scenario freddo, qualche striscione che inneggiava ai diritti violati, ma pochi, veramente pochi i partecipanti alla causa. Brevi ma concisi gli interventi, tutti volti alla lotta per la difesa del tribunale, un susseguirsi di slogan che hanno visto protagonista il sindaco di Sala Consilina, Gaetano Ferrari, i giovani avvocati, ed alcuni rappresentanti dei vari istituti del centro capofila del Vallo di Diano. Una giornata, che si preannunciava partecipata, un colpo di coda che doveva cambiare le sorti della giustizia, annullando di fatto la realtà già segnata. Doveva essere il giorno della riscossa, dettata dai cittadini, ma pochi hanno risposto, e molti hanno capito che un avvocato, ha da difendere il posto di lavoro, il reddito come tutti. Una situazione che ci vede soccombere ai voleri della politica, decisioni già viste, che hanno depauperato il nostro territorio rendendolo ridicolo agli occhi indiscreti dei comprensori limitrofi. Un comprensorio vasto, e lontano dal capoluogo, che rischia di finire all’inferno della giustizia. Tutto da decidere, non si sa ancora dove trasferire eventualmente il tribunale di Sala Consilina, dove collocarlo, con costi aggiunti, e funzionalità in forse. Una follia chiudere una struttura nuova, ed un modello da ogni punto di vista quasi a costo zero, per una nuova avventura che rischia di naufragare prima di partire. Apprezzabile comunque la voglia dei giovani avvocati, che forse ingenui o non abbastanza esperti, hanno intrapreso una lotta contro i mulini a vento, in un’ottica che da tempo ci vede soccombere ai voleri di una casta che ci umilia e ci traghetta nei meandri di un sistema collaudato. Intanto, è previsto per la metà della settimana prossima un incontro a Roma che vedrà protagonista l’avvocatura di Sala Consilina, un faccia a faccia con il Ministro della giustizia Paola Severino per discutere l’eventualità di un’accorpamento con il presidio di Lagonegro. L’ennesimo tentativo da parte dell’ordine di avviare una trattativa con il Governo, che sembra aver preso da tempo la sua decisione.
direttore: Aldo Bianchini