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SALERNO – E’ morto “un collega”. Il suo nome era Antonio Pirpan. Il suo stile inconfondibile intriso di una classe contenuta, all’anglosassone. Il suo aspetto austero, il suo look senza margini alla fantasia, il suo sguardo ieratico, il suo incedere impeccabile incutevano il senso del rispetto incondizionato. Era di poche parole, quasi calcolate e sempre appropriate, non interrompeva ma ascoltava i suoi interlocutori. Quella dell’ascolto era una capacità quasi congeniale al suo essere. E’ stato un ottimo professionista del giornalismo, non un giornalista professionista, un esempio per i tanti giovani che si avvicinano spavaldi a questo mestiere. Riservato e contenuto, mai chiuso o isolato, ha scritto e parlato sempre con grande equilibrio dopo aver verificato fino in fondo ogni notizia, anche la più piccola e insignificante, sapendo bene di entrare in realtà sconosciute e da non destabilizzare. Lascia questa vita terrena in silenzio, così come aveva vissuto tutta una vita di soddisfazioni personali, professionali e familiari, così come si era ammalato senza battere ciglio e senza coinvolgere nessuno, così come in punta di piedi è andato via chiudendo silenziosamente la porta alle sue spalle. Questa mattina la chiesa del Volto Santo a Pastena ospiterà le sue spoglie mortali per i funerali che inizieranno alle 11.30=. Subito dopo calerà il sipario per sempre tra lo sconforto dei parenti, degli amici, dei colleghi e di chi lo ha conosciuto anche solo casualmente.
direttore: Aldo Bianchini