Da Lorenzo Peluso
NAPOLI – La problematica complessiva degli Enti Montani rimane ferma al palo. Inutili i solleciti, le iniziative e le proposte portate ad oggi in Consiglio regionale. La linea intrapresa dalla maggioranza sembra non voler affrontare con la giusta determinazione un problema che viene solo rimandato. In tale contesto, nella giornata odierna, il Consigliere regionale Donato Pica ha inteso inviare una missiva di sollecito al Presidente dell’esecutivo Stefano Caldoro evidenziando che l’art.37, della Legge Finanziaria n. 1 del 2012, avente ad oggetto “Modifiche L.R. 11/96, al comma 4, recita testualmente: “… Per l’implementazione degli obiettivi programmatici di cui ai commi 1 e 3 si provvede anche con l’utilizzo dei fondi FAS, previa intesa con il Governo nazionale, secondo le procedure previste dal contratto istituzionale di sviluppo”. A tale proposito – scrive Pica – in considerazione della persistente condizione di crisi finanziaria delle Comunità Montane con il depauperamento dei livelli occupazionali e la carenza di interventi a tutela del territorio e dell’ambiente, si segnala l’esigenza di attivare al più presto la procedura istituzionale di confronto con il Governo Nazionale per verificare le modalità ed i termini del possibile utilizzo di detti fondi” conclude Pica. Una situazione che non può attendere oltre l’avvio di una nuova fase che necessità di una riforma organica in grado di attribuire ruoli e funzioni alle comunità montane, nel quadro più ampio del decentramento amministrativo ed in conformità dell’apposita proposta di legge già presentata nei mesi scorsi dallo stesso Consigliere Pica e dai colleghi del PD.
direttore: Aldo Bianchini