L’arembaggio al teno del 5 gennaio

Aldo e Anna Esposito
Il treno sarebbe partito alle 20.15
e noi eravamo già in stazione alle 19.20.
Andate prima, ci sarà molta gente!
Ma mai ne avrei immaginato tanta.
Sarà stata la luminaria che attira ogni giorno grandi moltitudini, sarà stato
l’inizio dei saldi ma quando alle
20.15 è arrivato il treno c’è stato un vero
arrembaggio. Una sola vettura e non si sa di preciso di che epoca per un folla
che come noi si è precipitata
per salire. Ma la vettura, unica, non era
sufficiente e molti sono scesi,
anche perché parte della famiglia non ce l’
aveva fatta; molti spingevano,
altri litigavano. Grazie a chi è sceso, siamo
partiti, dimentichi ormai
della bellissima luminaria che ha trasformato la
città di Salerno in una
fiaba da sogno. Tutta la sua bellezza è sparita di
fronte all’offesa
ricevuta di non aver potuto usufruire di un servizio
oltretutto pagato e di
essere costretti a viaggiare come in un carro da
bestiame. Chi è partito col treno successivo e ultimo dei percorsi non ha avuto
la meglio. Ma Trenitalia
è al corrente di quanto succede nel tratto Caserta-
Salerno alle 20.15 e non
solo? Perché non provvede a migliorare la situazione?
Sa che ci sono
turisti, importanti per la città, anziani che non possono
correre e
lavoratori? Ne sono al corrente coloro che hanno voluto e organizzato
la
luminaria, uno spettacolo bellissimo ma che subito viene poi vanificato

dalla rabbia e dal livore di chi come noi, per tornare a casa ha dovuto

sgomitare con forza a rischio della propria persona? È possibile che ogni

progetto debba poi perdersi per la negligenza e la non curanza di qualcuno?
Il
nostro è un forte invito a riflettere su questo stato di cose che di
certo non
dà lustro a nessuno.

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