Aldo Bianchini
SALERNO – La notizia della morte dell’amico Sergio Barletta mi è arrivata all’improvviso e nella maniera più assurda possibile. Come ogni giorno, ieri mattina, ero andato in edicola per l’acquisto dei giornali. Sulla prima pagina del Roma mi colpisce una foto, guardo meglio, è quella di Sergio, inforco gli occhiali e leggo il titolo “Salerno, è morto il maresciallo Sergio Barletta”. Rimango immobile con il giornale aperto a tutta pagina, non riesco a muovermi, per alcuni minuti. Poi mi scuoto e leggo con avidità l’articolo che spiega come Sergio è andato via, per sempre proprio nel momento in cui aveva tagliato il traguardo anelato della seconda laurea e di tanti altri successi che riempiono di quel famoso “reddito psicologico” la nostra vita terrena. Un irriconoscente infarto lo aveva stroncato, proprio lui che con il cuore scherzava sempre anche nei momenti in cui, poco più di un anno fa, con quel muscolo aveva avuto seri problemi e si era serenamente confrontato vincendo. Almeno così mi era sembrato di capire subito dopo l’intervento che, a suo dire, aveva risolto ogni problema. Lo avevo conosciuto una decina di anni fa, qualche volta ci siamo incontrati a cena, anche a casa del prof. Nicola Crisci. Non c’è mai stata una grande amicizia ma non è mancato il rispetto reciproco, mai, anche negli ultimi mesi. La sera del 16 dicembre 2011 non mancò nel Convitto Nazionale T. Tasso dove io moderavo la presentazione del libro di Pietro Orlandi dedicato alla sorella Emanuela scomparsa nel Vaticano nell’anno 1983. Scambiammo poche parole con grande signorilità. Dopo quella data l’ho sentito altre due volte, ma soltanto al telefono e niente lasciava prevedere il dramma del giorno della Befana. Ieri sono stati celebrati i funerali nella Chiesa di Santa Croce al Torrione tra due ali di folla, tutti amici impietriti. Il termine più giusto con cui salutare l’amico Sergio è “signore” perché si, Sergio Barletta, è stato un signore a tutto tondo. Tutta l’equipe de “ilquotidianodisalerno.it”, dalla direttrice del marketing Marilena Mascolo all’ultimo collaboratore, si stringe insieme a me intorno ai familiari del carissimo Sergio. Addio, caro Sergio e riposa in pace.
direttore: Aldo Bianchini