Monte San Giacomo: Sud-Nord, un paese a due velocità

Pietro Cusati
Monte San Giacomo – Alla presenza di un folto e qualificato pubblico, è stato presentato martedì 3 gennaio 2012 a Monte San Giacomo, nello storico palazzo Marone, il libro  ‘’Il SUD al tempo degli Italiani‘’, dall’Unità a Berlusconi, un paese a due velocità, Rubettino editore, scritto dall’Avvocato Carmelo Conte, già Ministro delle Aree Urbane dal 1989 al 1993. Dopo i saluti del Sindaco di Monte San Giacomo Raffaele Accetta e del consigliere Regionale Donato Pica sono intervenuti  il Professsore Carmine Pinto, docente all’Università degli Studi di Salerno, il giornalista Antonio Manzo, inviato speciale de ’’IL MATTINO’’ e l’On. Valdo Spini, deputato al parlamento. Tutte le relazioni hanno riscosso  il consenso del pubblico presente che non ha fatto mancare i meritati applausi. Ha moderato con entusiasmo, impegno è molta bravura la brillante Angela D ’Alto, assessore alla cultura del Comune di Monte San Giacomo. Le conclusioni sono state affidate all’autore.  La presentazione dell’ultimo lavoro di Carmelo Conte è il primo degli appuntamenti in programma, per quest’anno, presso  il Palazzo Marone. Abbiamo deciso di aprire questo nuovo ciclo di incontri politico-culturali proprio con il libro di Conte per un duplice motivo, ha  detto l’assessore alla Cultura Angela D’Alto. Innanzitutto, perché pone un tema -quello della questione meridionale dall’unità d’Italia ad oggi- più che mai attuale e sentito, analizzandolo al riparo della consueta retorica che offre una immagine di un sud piagnone e inerte; in secondo luogo, ha sottolineato l’assessore  Angela D’Alto, perché Conte, che ha scritto pagine importanti della politica meridionale, ha visto recentemente  concludersi la vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto e che ne ha segnato duramente la vita privata e pubblica negli ultimi venti anni con una piena assoluzione. E’ stato il nostro modo per manifestargli soddisfazione e vicinanza. Proseguiremo, già a partire dal mese di febbraio, con ulteriori incontri, per dare occasioni e spunti di riflessione e di dibattito in un momento in cui la politica , specie nei nostri territori, ha assoluto bisogno di recuperare quel primato che da troppo tempo ha perso, insieme alla capacità di elaborare, di progettare, di discutere con la gente e per la gente. Carmelo Conte il libro lo ha dedicato ai suoi nipotini  Maria Rosaria, Giulia, Carmelo e Alfonso Maria. Come parlamentare e studioso l’Avvocato Carmelo Conte nel febbraio del 1989 è stato con Rudolf Giuliani tra i principali relatori del convegno sulla criminalità organizzata alla Hofstra University di New YorK.  Ha  pubblicato altri quattro interessanti volumi: L’avventura e il seme, Sasso o coltello, Dal quarto Stato al Quarto Partito, Dialoghi nel Tempo. Una storia del Mezzogiorno, secondo alcuni studiosi, non è proponibile perché le Regioni che lo compongono non avevano, prima dell’Unità, una specifica identità economica e sociale né l’hanno acquisita successivamente: non hanno saputo intercettare il progresso e farne un vettore di cambiamento e di superamento del localismo. Discutere, ancora oggi, del Mezzogiorno significa riconoscere che l’obiettivo dell’Unità fu colto in pieno da un punto di vista istituzionale ma non sul piano sociale e dell’esercizio del potere, perché, dal 1861, ’’il romanzo storico’’ dell’Italia ha continuato a nutrirsi di disuguaglianze sociali e territoriali mai ricomposte del tutto. Non è facile intrecciare storia e politica: ma in questo libro l’autore è riuscito a sviluppare in un’analisi del Mezzogiorno d’Italia, complessa ed emotivamente coinvolgente. Figure rilevanti di statisti e politici, passano: ma non passano i problemi di un’unità irrisolta. Diverse sono le priorità che vengono date, nel quadro dell’unità nazionale, alla questione meridionale; cambia il ruolo dello Stato; crescono i poteri locali; politica e cultura parlano un linguaggio comune;ma l’unità economica non si realizza: l’Italia resta un paese duale. Sono convinto  e sono sempre stato convinto della validità di un sistema politico basato sull’alternativa nella democrazia, come fattore di stabilità, scrive nella presentazione l’ex Ministro Claudio Signorile. Ebbene, l’alternativa  si misura nel Mezzogiorno non come esercitazione di schieramenti, bensì come successione di atti concreti, scelte e obbiettivi nuovi, protagonisti sociali e politici credibili, valori in cui riconoscersi e per i quali agire. Oggi l’Italiano , conclude Carmelo Conte nel suo libro, è molto diverso dal suo avo risorgimentale perché è di fronte a una sfida nuova,incerta quanto stimolante nei contenuti e per gli orizzonti verso cui si muove. E’ definitivamente tramontata sia l’idea del ‘’cittadino virtuoso’’ dell’epoca liberale sia quella del ‘’cittadino democratico’’ che è stato coltivata nei primi anni della Repubblica e si va profilando una dimensione civile che dia accesso alla globalizzazione e da essa prenda titolo e legittimazione, con nuovi contenuti e nuove regole. Il  libro è stato stampato nel mese di ottobre 2011  quindi era ancora in carica il governo  Berlusconi e  dunque cosa ne pensa Carmelo Conte del Governo Monti? ‘’C’è continuità  nella politica economica di Monti con quella di Tremonti. Un mio amico ha definito Monti  il Presidente dei Preti e banchieri ‘’. Un libro di grande impegno e di scottante attualità ed una bellissima ed interessante serata quella organizzata dall’Assessore alla cultura del Comune di Monte San Giacomo Angela D’Alto.

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