Metropolitana: dove sono i treni ?

Aldo Bianchini

SALERNO – I politici strillano, si azzuffano tra di loro, non leggono le carte, parlano a vuoto, promettono sempre, puntualmente non mantengono, alla fine non conoscono neppure il secondo vero problema del “default” della metropolitana di Salerno. Fermo restando che il primo problema del mancato finanziamento regionale è e rimane la strettoia della galleria Santa Lucia, c’è un secondo problema non meno importante del primo: mancano i due treni previsti. Difatti sembra proprio che negli accordi, più volte rivisti e corretti, tra Comune di Salerno, regione Campania, Ferrovie dello Stato e Ministero dei Trasporti; nel 2000 fu stabilito che l’acquisto dei due treni dovesse ricadere a carico del Comune di Salerno per una spesa complessiva prevista all’epoca per una cifra di poco superiore ai 10milioni di euro. Il sindaco De Luca agli inizi del 2001 andò via dal Comune (si fa per dire!!) per approdare in Parlamento e gli subentrò Mario De Biase che pose subito mano all’oneroso problema ed avviò, in accordo con l’Ansaldo, la gara ad evidenza pubblica per l’acquisto dei famigerati due treni metropolitani. Passarono gli anni, i soldi scarseggiavano nel senso che le precedenti amministrazioni De Luca avevano già essiccato le casse comunali, e gli atti di gara anche per l’incuria dei funzionari preposti decaddero e finirono nei cassetti delle dimenticanze. Oggi per l’acquisto di quei due treni occorrono circa 20milioni di euro, almeno così sostengono i tecnici bene informati. E dove si prendono tutti questi soldi? Il Comune è sempre più indebitato, la Regione certamente (anche per motivi di patto di stabilità) per questo aspetto non può scucire neppure un euro, il Ministero non ci pensa neppure e la metropolitana certamente non potrà mai decollare se mancano i treni, o meglio se mancano i treni che dovrebbero fare da navetta su quel percorso tanto sbandierato dal sindaco della città. A meno di non utilizzare i treni nazionali, avrebbe pensato qualcuno, ma quelli sicuramente non potranno fermarsi all’Arechi così come al Vernieri. Insomma rimane il problema, bisogna acquistare i due benedetti treni. E allora ecco che il Comune pensa, come sta facendo da decenni, al “principio di vasi comunicanti”, cioè prende da una parte e mette dall’altra, sposta da qui per inserire li, con le poste di bilancio che vanno e vengono in maniera inusuale, per non dire altro anche perché in bilancio oramai non c’è quasi più nulla. Resta però il fatto che la metropolitana s’ha da fare al di là dei vincoli o delle sterili battaglie, e su questo tutti sono d’accordo, come dire che una città come Salerno non può rimanere senza la metropolitana, anche se finta. Fare una nuova legge (come ho scritto in tempi non sospetti e prima che ci pensassero i politici) non deve però significare la risoluzione dei problemi comunali che ci sono e restano tutti. Il bilancio della nostra amministrazione è un bilancio stracciato, tirato da un lato e spinto dall’altro, non si può pensare e credere di ottenere soldi dalla Regione per le strutture ed utilizzare quei fondi per acquistare i due treni. Il problema ormai è stato scoperto e non si può più scherzare. La vigilanza deve essere alta e sensibile al tempo stesso, l’interesse dei cittadini resta supremo ma non deve mai cozzare con la legalità. Alla prossima.

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