VALLO di DIANO – Tanti i sinistri che nel 2011 si sono compiuti sulle strade del comprensorio. Tante le persone coinvolte, troppe vite spezzate prematuramente. Molti gli appelli dei cittadini, ma poche le risposte delle istituzioni. Parliamo di sicurezza stradale, spesso per condannare il comportamento poco responsabile di automobilisti poco accorti, condanniamo le stragi del sabato sera, la guida in stato di ebbrezza,l’alta velocità ecc. Aspetti questi certamente da non sottovalutare, da prevenire. Ci dimentichiamo spesso però di un’ altro, fattore,artefice di sinistri e disagi per chi si sposta in auto, “la cattiva manutenzione “ l’incuria e Il dissesto delle strade. Tante le buche presenti nelle nostre arterie, tanti i tratti che al tramontar del sole restano al buio completo, tanti i pericoli che si nascondono per pedoni ed automobilisti, una realtà sotto gli occhi di tutti, in molte zone per lo più periferiche del territorio. Un problema da tanti messo in evidenza, ma che stenta ad essere preso in considerazione. Tante le promesse dei politici che hanno speso parole e scritti, specie dopo che si è consumato un sinistro dalle conseguenze mortali, si è cercato sempre il colpevole facendo il vecchio e glorioso gioco dello scarica barile. Un gioco a perdere, che colpisce i cittadini, che puntuali sono chiamati a pagare le tasse, le imposte, le accise, che vanno a risanare i bilanci dello Stato e degli enti territoriali locali, una cifra astronomica a cui vanno aggiunti i ricavi ottenuti dalle multe. Qui il paradosso, chi paga non usufruisce di un servizio adeguato, di un ritorno di investimenti per migliorare le avversità che a più voci sono denunciate. Un paradosso storico che pone in evidenza la cattiva gestione, sia dei fondi pubblici, sia del territorio. Le ultime manovre finanziarie, danno poco valore ai miracoli, alle promesse mai mantenute, i tagli effettuati, sono tali da non garantire neppure una gestione ordinaria delle strade, che sembrano sempre più veri e propri percorsi di guerra. Se lo scenario non cambia, nei prossimi anni, le strade attuali saranno considerate un sogno. L’unica speranza concreta su cui possiamo contare, vista l’entrata in scena del gratta e vinci come strumento di finanziamento pubblico,è una lotteria ad hoc, la quale vista la continua espansione ed estensione delle buche nell’asfalto, si potrebbe chiamare “tappa e vinci”. Una soluzione come un’altra, ma che forse potrebbe essere la più opportuna visto il poco impegno degli organi e soprattutto delle persone preposte alla tutela e all’incolumità dei cittadini.
direttore: Aldo Bianchini