Aldo Bianchini
SALERNO – Il giorno di Natale, giorno di pace, giorno di serenità, giorno di fratellanza, almeno così ho sempre creduto. Come ho sempre pensato e creduto per tutti i lunghi anni del mio giornalismo televisivo. Ho sempre cercato di tenere fuori dai tg, quel giorno, le notizie della cronaca più becera. Forse ho sbagliato, forse senza le notizie drammatiche i tg non crescono nell’ascolto, forse la cronaca violenta deve sempre avere la precedenza su tutto. Io la pensavo e la penso diversamente. Con spirito ben predisposto la mattina di Natale, 25 dicembre 2011, vero le 9.00 comodamente seduto in poltrona, ho sintonizzato la tv su Sky Tg 24 che ritengo un o dei telegiornali più ben fatti anche perché continuamente aggiornato di minuto in minuto. Un quarto d’ora, tanto dura quel tg, di notizie tambureggianti lette o presentate con grande professionalità. Parte la sigla ed ecco la prima notizia: “Cosenza, San Giovanni in Fiore, cinque morti in un drammatico incidente stradale”. Mi agito un po’, ma poi penso che una notizia del genere va comunque data in prima. Mi rilasso, parte la seconda: “Potenza, a Genzano tre morti, un uomo uccide una mamma e due figli per una banale lite a causa di un camino fumante”. Anche qui scene strazianti, corpi riversi per terra e coperti con i lenzuoli all’americana , proprio come nei telefilm. E siamo a otto, penso. La terza: “38 morti tra Cuba e Haiti, migranti annegati a causa del mare in tempesta”, porca miseria, mi dico, siamo già a 46 morti tutti in una botta. Non faccio in tempo a pensare ad altro che arriva la quarta notizia: “Nigeria, bomba in una chiesa della capitale Abuja durante la messa di Natale, incerto il numero dei morti”. La sequenza è rapida ed allucinante; Roma, tutti dal questore Tagliente per l’incalzare della microcriminalità (decine di telecamere e taccuini intorno al questore che tenta di diffondere serenità!!); Milano, operai su u traliccio a decine di metri da terra protestano contro il licenziamento; 120mila manifestanti in piazza in Egitto contro la nuova tirannia, decine di feriti; Filippo di Edimburgo ricoverato ed operato d’urgenza al cuore, salterà la messa di Natale. Sto per alzarmi ed andare via quando arriva sullo schermo video l’immagine del Papa, mi risiedo, finalmente un po’ di pace. Macchè!! “Benedetto decimo sesto (cosà si usa dire!!) maledice i violenti”, per la misera davvero non c’è scampo. Ma ecco, infine, lo sport: “Cristiano Doni agli arresti domiciliari, decine di interrogatori per la settimana prossima, tutti davanti al gip Salvini”. A questo punto mi alzo, davvero non ce la faccio più, spengo la tv e vado via. Mi sento stressato, quasi svuotato, un forte groppo allo stomaco. Possibile, mi chiedo, che l’informazione debba causare simili brutte sensazioni. La risposta, ovviamente, non c’è; in nome del “Dio auditel” tutto è possibile e il fine giustifica i mezzi. Sarà, ma io la penso decisamente in maniera molto diversa e non mi stancherò mai di sbandierare le mie idee.
E’ la stessissima cosa che ho pensato io, cambia solo l’orario e naturalmente mi riferisco al tg rai delle 13 e altri.Trovo queste scelte molto macabre sia per le scene che per i toni con cui si commentano. Queste disgrazie comunque vanno divulgate ma in modi piu’ sereni possibbili e soprattutto in un giorno speciale come il natale. Mi aspettavo un tg diverso dove si raccontasse di cose belle che si fanno in tanti luoghi come ospedali ,mense per i poveri , comunità varie e chiese.Comunque non dobbiamo arrenderci, questo modo di fare auditel deve finire, Saluti, gennaro.