VALLO DI DIANO – La crisi bussa alle porte, negozi semivuoti, acquisti ridotti all’osso, secondo una stima fatta tra i cittadini del Vallo di Diano, il risparmio dovuto alla mancanza di soldi, si farà sentire anche a tavola. Un Natale al risparmio quindi, niente pranzi sfarzosi fatti di caviale, ostriche e champagne, si predilige il Made in Italy anche e soprattutto perché costa meno. Mode esterofile, che fino all’anno scorso, hanno imbandito le nostre tavole, abitudini pagate a caro prezzo. Un’indagine fatta nel Vallo di Diano, ci preannuncia che tre cittadini su quattro, quindi il 73% della popolazione,si farà carico dell’acquisto di prodotti non importati, e addirittura il 33% , opterà per prodotti tipici del posto. Un cambio di rotta che di fatto mette a freno l’impulso proprio degli anni passati, ma che non pregiudica la scelta e la qualità del prodotto, si assiste inesorabilmente ad uno stile di vita che annulla gli sprechi, ma nello stesso tempo è attento alla salute, alla ricerca continua del miglior rapporto qualità prezzo. Tra i prodotti più richiesti, troviamo i tipici salumi, formaggi, dolci fatti in casa, spumanti e quant’altro, con la tendenza a riscoprire l’originalità tipica della Regione. Anche per quanto riguarda i regali, la situazione non cambia, sempre più in voga il cosiddetto cesto doc, fatto di tradizione , molte le richieste dirette agli agricoltori . La spesa media calcolata per famiglia, è di circa 130 euro, una drastica riduzione rispetto all’anno scorso di quasi il 20%, che sottolinea l’impossibilità delle famiglie che lamentano un quadro generale a dir poco preoccupante, l’80% delle stesse con uno stipendio di 1500 euro mensili, riesce a malapena ad arrivare alla terza settimana del mese. Quindi un Natale col calore della famiglia, in un’atmosfera insolita, a discapito di ristoratori che già lamentano poche prenotazioni, circa 8 persone su 10 hanno dichiarato che staranno a casa, a riscoprire il fascino del camino, aspettando babbo Natale con la speranza concreta di un futuro diverso, tanti i giovani che nella famosa letterina hanno richiesto un lavoro, la dignità, ormai persa, si vive nella penombra di quel che succederà domani , in mano a governanti che si fingono artefici di salvezza, ma che in realtà sono sintomo di miseria e povertà,la loro unica missione è quella di salvare l’interesse che li accomuna, l’interesse dei pochi. La speranza di tutti e che svolta ci sia, una virata verso la libertà della mente. Intanto apprestiamoci a trascorrere le feste alla ricerca del dialogo perduto, a riscoprire il vero significato del Natale. L’attesa, il mistero, l’atmosfera di gioia, la condivisione e il calore familiare, sono principalmente questi gli aspetti più importanti legati al Natale e maggiormente sentiti dai bambini, al di là della componente puramente edonistica e commerciale del regalo, il messaggio più importante da far arrivare a tutti,è che Natale vuol dire soprattutto donare amore, pace, affetto.
direttore: Aldo Bianchini