Aldo Bianchini
SALERNO – Se ai vertici del Consorzio di Bonifica del Vallo di Diano e Tanagro la situazione è ancora in evoluzione e i nuovi amministratori non sono ancora entrati nella pienezza dei loro poteri, è tutta colpa di un fax. Se, dopo le elezioni generali di tutti i soci, si è stati costretti a ripetere la seduta di consiglio per le nomine delle cariche (presidente, vice e assessori), è tutta colpa di un fax. Se nel nuovo consiglio del Consorzio c’è ancora maretta, è tutta colpa d un fax. Se il centro sinistra cerca di tirarla per le lunghe per non ammettere la sconfitta e ritirarsi in buon ordine, è tutta colpa di un fax. Se il centro destra mano a mano che passa il tempo rischia di spaccarsi e di vanificare il risultato elettorale (che comunque non è stato del tutto convincente!!), è tutta colpa di un fax. Se ora si scopre che nelle elezioni generali hanno votato anche i morti, è tutta colpa di un fax. Se ora si scopre che a Silla hanno votato più persone con le stesse deleghe, è tutta colpa di un fax. Se i politici, tra i quali Rocco Giuliano e Simone Valiante, se le stanno suonando di santa ragione, è tutta colpa di un fax. Insomma, in definitiva, se le cose nel Consorzio di Bonifica non funzionano, o almeno non funzionano ancora, è tutta colpa di un fax, sempre e solo dello stesso fax. Stranamente, però, nessuno lo dice e nessuno lo denuncia; probabilmente perché la denuncia potrebbe preludere allo scoperchiamento di qualche peccato d’origine che nessuno vuole che si scopra, men che meno i politici. Ma che c’entra il fax e che cosa ha comportato questo fax, a questo punto qualcuno si chiede. C’entra e come, cercherò di spiegarlo in parole comprensibili. Tutti sapevano in tutta la provincia di Salerno che la prima assemblea del nuovo Consiglio per la nomina del presidente e della giunta era stata fissata per lunedì 28 novembre 2011. Necessitava, quindi, notificare alla segreteria del Consorzio l’elenco esatto dei nominativi indicati dalla Provincia (cioè da Cirielli) affinchè il segretario generale potesse invitare all’assemblea i tre delegati in tempo utile, cioè entro il termine di 48 ore prima della data e dell’orario di convocazione del consiglio. La comunicazione al segretario doveva pervenire dalla Provincia al massimo entro le ore 13.00 del giorno 25 novembre 2011 (venerdì). Ed ecco scattare la cattiva furbata di chi, probabilmente di ispirazione politica di sinistra, ben annidato nei meandri misteriosi degli uffici della Provincia provvede ad inviare il fax con i tre nominativi ma lo spedisce (leggete bene!!) alle ore 15.54 del 25 novembre 2011, lo invia cioè quando gli uffici della Provincia sono ancora aperti ma quelli del Consorzio sono ormai chiusi. La comunicazione arriva nelle mani del segretario del Consorzio soltanto alle ore 8.00 del mattino del 28 novembre 2011 (lunedì) allorquando riaprono, dopo la sosta di fine settimana, gli uffici amministrativi del Consorzio. Un brutto scherzo che, sul piano squisitamente politico, può costare caro al presidente Cirielli in quanto, si sa, in politica le maggioranze si compongono e si dissolvono nel giro di minuti. Tutto per colpa di un “funzionario infedele” che si nasconde nelle maglie dell’organizzazione amministrativa della Provincia. A questo punto mi chiedo questo brutto scherzo quanto è costato a tutti noi per il dispendio di danaro pubblico, insomma chi pagherà tutto questo ? Farebbe bene Edmondo Cirielli ad accertare le generalità del funzionario poco attento alle scadenze ed a punirlo come giustamente merita. Faceva bene il segretario della seduta di Consiglio del 28.11.11 ad avvertire tutti i neo consiglieri che proceduralmente qualcosa di non regolare si evidenziava e che probabilmente non sarebbe arrivato facilmente il timbro di legittimità. Così è stato, almeno fino a questo momento, ma il funzionario traditore continuerà a far danni.