Giustizia e sentenze

Anna Augusto

Sempre più spesso le sentenze di primo grado vengono ribaltate in appello. Un esempio eclatante: le due diverse sentenze per il delitto di Meredith a Perugia. In questi giorni gli appelli di altri due processi che hanno destato clamore. Il delitto di via Poma e quello di Garlasco. Nel gennaio scorso, Raniero Busco, fidanzato di Simonetta è stato condannato a 24anni di reclusione. Alla vigilia della nuova udienza  del processo  c’è una maxi-perizia che potrebbe rivelare una verità ancora non scritta. Infatti, al tempo, non furono fatti accertamenti approfonditi su alcune macchie di sangue di gruppo diverso dal quello di Raniero.Certo che anche questo processo è pieno di ombre e  dubbi ed è basato su indizi. A vario titolo furono coinvolti e poi prosciolti vari personaggi che ruotavano intorno a quell’ufficio. Volge alle battute finali anche il nuovo processo ad Alberto Stasi accusato di aver massacrato la sua fidanzata Chiara Poggi. Il ragazzo è stato assolto circa 2 anni fa. Ora si rifaranno le perizie sul sangue trovato in casa, si stabilirà se era secco o fresco poichè le scarpe,  periziate, di Stasi non presentavano tracce di sangue. Io non so se è colpevole ma sulle scarpe penso: -se è stato lui ad ammazzarla gli spostamenti non possono essere preventivati, quindi, rincorrendo la vittima, di sicuro le scarpe dovevano sporcarsi. Ma ..se , come dice, è entrato ed ha trovato il corpo, può essere che sia stato molto attento a dove metteva i piedi, e non si è sporcato. Anche qui non si può condannare con semplici indizi. Prossimamente avremo la comica del processo della famiglia Misseri, dico comica non per mancare di rispetto a Sarah, ma perchè lì un assassino certo c’è, ma quale dei tre? Continuano a rimbalzarsi le responsabilità, ci prendono chiaramente in giro!

 

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