Antonio Citera
Nasce il nuovo Governo, in apparenza sembra che la politica abbia deciso di passare la mano per dar luce ad un esecutivo di rappresentanza del mondo delle professioni. Ecco la lista dei nuovi Ministri: Ministro dell’Economia e Finanze Mario Monti, Ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, Ministro di Grazia e Giustizia Paola Severino, Ministro della Difesa Ammiraglio Gianpaolo di Paola, Ministro dello Sviluppo Economico e infrastrutture Corrado Passera, Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero, Ministro della Salute Renato Balduzzi, Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, Ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi, Ministro per l’Agricoltura e Foreste Mario Catania. Una squadra perfetta fatta di tecnici pronti a risanare le ferite sanguinanti della nostra Patria. Un esecutivo costruito sulla base di una società per azioni, nella fattispecie società di capitale politico, le cui azioni sono detenute dai Partiti in Parlamento, dotata di personalità giuridica ed autonomia patrimoniale perfetta, purchè riceva e mantenga la fiducia dei parlamentari eletti nel 2008. Quindi siamo alle prese con un Governo poco tecnico, ma bensì politico,frazionato tra i vari partiti. Tant’è che ciascun partito incorpora, tramite, i ministri indicati, contrattati o sui quali non ha apposto veti, una certa quota di partecipazione al governo e relativa voce in capitolo. Tutto ciò è stato riassunto mirabilmente dallo stesso Mario Monti in margine alla conferenza stampa di presentazione della sua compagine ministeriale. «Contributo di rasserenamento e coesione delle forze politiche» e «rasserenamento di quella parte dei mercati specificamente concernente il nostro Paese». Con queste precise e ben soppesate parole, Monti ha risposto alle domande dei cronisti circa la missione dell’esecutivo e alla “blindatura” o meno che questa missione potrebbe avere Parlamento. Più chiaro di così? Certo, Alfano, Bersani e Casini non ci hanno messo direttamente la faccia, come noi avremmo preferito che ci mettessero. Però hanno quasi fatto di meglio con il dare il via libera a un governo inattaccabile sul piano delle passioni e delle fisionomie politiche. Insomma, Mario Monti è un’invenzione astuta e geniale (e solo lievemente pilatesca), per fare quella Grosse Koalition alla tedesca di cui l’Italia avrebbe oggi disperato bisogno e che l’Italia oggi si può permettere solo per le vie indirette di un governo che a qualcuno piacerà o converrà spacciare come “governo tecnico”. Lo compongono persone tutte degnissime. Tutte competenti nel loro ambito. Tutte non “neutrali” (compreso i tecnocrati senza portafoglio). Tutte e ciascuna col suo bravo ascendente, pedigree e referente in politica. Auguriamo loro ogni bene. L’auspicio è che finito il lavoro di transito, si ridia la parola agli elettori il più presto possibile,non è possibile tenere in piedi l’Italia tramite una S.P.A. appesa a quote azionarie parlamentari variabili, nulla si vuole togliere a Mario Monti, a cui va tutto il rispetto, ma per ricostruire l’Italia, ci vuole un Governo e capi politici che abbiano un popolo dietro le loro spalle.