Volatilità in borsa: acquistare a prezzi da saldo?

Filippo Ispirato

Il periodo che stiamo vivendo dal punto di vista finanziario è un momento piuttosto difficile, caratterizzato da una forte speculazione sui mercati borsistici da parte di corporations e banche d’affari e dalla crisi del debito sovrano di diversi paesi europei.

I listini delle piazze finanziarie da Agosto, periodo in cui è iniziata ad acuirsi la tempesta finanziaria, hanno perso un terzo del loro valore. Per i risparmiatori con un profilo di rischio prudente il consiglio è quello di indirizzarsi su prodotti obbligazionari a breve scadenza (massimo due o tre anni), sui Bot (i buoni ordinari del tesoro), sui buoni fruttiferi o sui depositi a risparmio, anche detti time deposit, che offrono la garanzia di breve durata e rischiosità bassa con una remunerazione certa e prefissata. Per chi invece ha un profilo di rischio più speculativo ed aggressivo ed è abituato ad investire sui mercati azionari o sui bond  di più lungo periodo, potrebbe risultare allettante approfittare dei prezzi attuali degli strumenti finanziari, che sono particolarmente bassi, da saldo. Il dilemma che però attanaglia gli investitori più dinamici, è proprio quello di riuscire a cogliere il prezzo più vicino possibile al minimo, onde evitare di acquistare dei quantitativi di azioni od obbligazioni a prezzi bassi ma che nel tempo continuano la loro corsa verso il basso. La cosa più sensata da fare, visto che sui mercati finanziari è piuttosto difficile in fasi volatili come queste fare delle previsioni, è acquistare in vari momenti delle piccole quantità di azioni o bond; in tal modo si possono mediare i prezzi ed evitare il rischio di comprare a prezzi relativamente alti. Mediare significa appunto acquistare in diversi periodi distanziati tra loro delle ridotte quantità di azioni o Btp, ad esempio, in modo da evitare di comprare titoli a quotazioni basse in quel momento, ma che continuano a scendere nei periodi successivi. Così facendo con molta probabilità il prezzo medio di acquisto sarà più basso rispetto a quello in una sola tranche. Un altro errore che si potrebbe commettere, presi da panico del momento, è quello di disfarsi completamente del proprio portafoglio contenente Btp o azioni, che hanno perso gran parte del loro valore; liberarsi comunque di alcuni titoli bancari o energetici o dei buoni del tesoro poliennali in questa fase comporterebbe solo delle perdite in conto capitale, vendendo dei prodotti che hanno dei buoni fondamentali e che risentono solo temporaneamente delle difficoltà generalizzate sui mercati. Identico discorso vale per i clienti che possiedono dei fondi di investimento azionari: smobilizzarli in questo momento genererebbe solo una perdita secca. Qui, in più, per mediare i prezzi è possibile attivare i PAC, ovvero i piani di accumulo, un servizio che prevede il prelievo automatico dal conto corrente di una somma prefissata (che va di solito da 100 ai 1000 euro) da investire nei fondi azionari e che permette di acquistare in tempi diversi a varie quotazioni, in modo da limitare il rischio di forti perdite in conto capitale.

 

 

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