Operazione Chernobyl…tra gli indagati anche persone del Vallo di Diano…


Antonio Citera

Avrà inizio molto probabilmente a Novembre, il processo per l’operazione “Chernobyl”,un traffico di veleni ,con smaltimento illecito di rifiuti nei terreni agricoli. Grazie a una denuncia del Codacons è emerso che tali terreni sono concentrati nel Vallo di Diano. Nonostante la Procura di Santa Maria Capua Vetere non abbia inserito nell’elenco delle parti lese i comuni di Teggiano, San Pietro al Tanagro, San Rufo e Sant’Arsenio in provincia di Salerno  dove sono stati individuati i terreni avvelenati, i rispettivi sindaci, Michele Di Candia, Domenico Quaranta, Gianna Pina Benvenga e Nicola Pica, stanno pensando di costituirsi parte civile per chiedere il risarcimento dei danni causati dallo sversamento dei rifiuti tossici. La notizia dell’individuazione dei terreni coinvolti nel traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi venuto alla luce nel 2007, ha suscitato non poche preoccupazioni tra gli abitanti del Vallo di Diano. In questi anni i terreni confinanti con quelli contaminati sono stati coltivati ed i prodotti della terra sono stati venduti e consumati. «Potremo adoperarci solo quando avremo avuto comunicazioni ufficiali, giá sollecitate, da parte della Procura di Santa Maria Capua a Vetere – ha dichiarato il sindaco di Teggiano, Di Candia – Nel 2007 emerse che i lotti di terreno in questione non rientravano nel comune di Teggiano. Tuttavia, se ad oggi l’inchiesta della Procura confermerá che ricadono nel nostro comune, faremo in modo che il proprietario dei terreni incriminati provveda alla dovuta bonifica. Altrimenti sará l’amministrazione a farsene carico e a prendere, successivamente i relativi provvedimenti. Il Comune è pronto a costituirsi parte civile». «Stiamo valutando quale strada seguire – hanno dichiarato Nicola Pica e Domenico Quaranta sindaci di Sant’Arsenio e San Pietro – per effettuare la bonifica ed ottenere il risarcimento dei danni subiti». A distanza di 4 anni dalla scoperta del traffico, infatti, nessuna bonifica è stata fatta. Intanto, tra le 38 persone rinviate a giudizio, 13 sono residenti nella provincia di Salerno, tra cui una persona deceduta, e qualcuno addirittura nel Vallo di Diano. Ecco i nomi: Gaetano Ferrentino, 46 anni e Domenico Ferrentino 50 anni residenti a Roccapiemonte, Giulio Ruggiero, 50 anni, residente ad Angri, D’Alessio Felice Maria, 54 anni, residente a Battipaglia, Vito Cabrano, 32 anni, residente a Eboli, Rosario Pinto 51 anni residente a Capaccio, Giovanni Pomposelli 44 anni, residente a Capaccio, Franco Lettieri 55 anni residente a Buccino, Pellegrino Cerino 27 anni residente a Battipaglia, Di Cruccio Biagio, 30 anni, residente a Teggiano, nel 2010, Antonio Piserchia 62 anni residente a Santomenna, Marrandino Giovanni, 33 anni, residente a Capaccio.

 

 

2 thoughts on “Operazione Chernobyl…tra gli indagati anche persone del Vallo di Diano…

  1. Complimente all’autore dell’articolo… anche a Salerno capitano degli episodi spiacevoli come a Caserta … peccato che questi signori indagati non capiscano che avvelenano anche loro stessi intombando rifiuti tossici e il cancro colpirà anche loro …

  2. non ci sono solo terreni del vallo di diano io abito a montecorvino rovella e anche qui è stato arrestato un ragazzo di 26 anni pellegrino cerino che sversava fanghi tossici e fa parte sempre del filone operazione Chernobyl quindi prego i giornalisti di informarsi prima di scrivere visto che a montecorvino rovellla sta uno dei terreni dove sono stati sversati i fanghi quindi non accediamo solo i riflettori sul vallo di diano anche perchè questo terreno dista pochi km da battipaglia

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