Consorzio Bonifica: tra compravendite e giallo deleghe

Aldo Bianchini

Sala Consilina – Per capire di più e meglio la vicenda delle recenti elezioni per il rinnovo del Consiglio dei Delegati del Consorzio di Bonifica del Vallo di Diano e Tanagro è necessario fare una premessa fondamentale. Questa volta, contrariamente al passato, si è andati alle elezioni in un clima da ultima spiaggia, un clima fatto di tensioni e di pressioni, di cadidature ritirate dell’ultima ora, di annunci di acquisti e vendite di pacchetti di potere per raggiungere la maggioranza in consiglio e, dulcis in fundo, del giallo delle deleghe. Ma già si sussurra che, soprattutto, su questi ultimi due aspetti, compravendita e giallo deleghe, la Procura della Repubblica di Sala Consilina si stia già attivando per capirne di più. Ma andiamo con ordine partiamo imediatamente dal clima che si respira sulla base del risultato elettorale che ha premiato dieci persone: Nicola Cestaro, Giuseppe Potignano, Francesco Alliegro, Michele Di Brizzi, Giuseppe Fornino, Giuseppe Morello, Cono Morello, Mario Ubaldo Trezza, Paolo Gallo e  Giovambattista Mazza. A questi dieci si sono aggiunti i tre nominati dall’ente Provincia (Francesco Bellomo, Michele Galiano e Michele Di Candia) e si è in attesa della nomina del rappresentante dell’ente Regione per completare il quadro dei 14 componenti il Consiglio dei Delegati che è l’organo che dovrà gestire le sorti del Consorzio per i prossimi anni. Comincio col dire che la posizione del Comune di Sassano è apparsa molto strana in quanto il PD locale, che ha indotto Luigi Calandriello (non iscritto al partito!) in maniera eclatante a revocare la candidatura, sapeva benissimo che il sindaco di Teggiano sarebbe stato nominato”a divinis” dalla Provincia ed è quindi inverosimile l’atteggiamento di sconcerto manifestato non solo in sede locale ma anche in sede provinciale al segretario Landolfi che appare sempre di più come una canna al vento. Detto questo va subito riferito che l’atmosfera post elettorale non è delle più tranquille, da più parti si parla di un sostanziale pareggio, 7 a 7, tra centrosinistra e centrodestra. Quindi, sta già dicendo qualcuno, occorre una robusta campagna di compravendita di delegati sempre che, come appare scontato, il comune di Teggiano non riesca a trovare un preciso accordo tra i suoi 6 delegati eletti in Consiglio. Sono troppo divisi per pensare ad un dominio teggianese ai vertici del Consorzio di Bonifica. E allora!!, allora non rimane che convincere alcuni delegati tentennanti o dichiaratamente “civici” (una posizione che io sinceramente non capisco!!) a propendere per l’una o l’altra sponda al suono di promesse di assessorati alla provincia, candidature alla regione, nomine degli enti locali territoriali o peggio al suono di semplici promesse economiche attraverso mutui e benefit particolari. E’ su questo aspetto inquietante che, secondo voci accreditate, la Procura di Sala Consilina starebbe già avviando delle indagini mirate. Il clima, dicevo, era teso prima delle elezioni ed è ancora più teso dopo che si sono conosciuti i risultati. Partendo da alcune denunce sulla compilazione degli elenchi elettorali degli aventi diritto al voto, in quanto in essi sarebbero stati inclusi nominativi di persone ormai defunte, si è arrivati nientemeno che a scoprire il “giallo delle deleghe” che sì è evidenziato in tutta la sua gravità in un seggio ben individuato. Ma per saperne di più appuntamento a domani.

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