Da Gerardo Milito (CCIAA)
Siglato a Napoli, durante la 24esima edizione dell’Expo nautica Navigare, nel porto turistico di Baia, il protocollo di intesa “Regio Prima Latium et Campania” per lo sviluppo dell’Economia del Mare tra le Camere di Commercio di Caserta, Latina, Napoli, Roma e Salerno, presente per quest’ultima il Vice Presidente Antonio Ilardi. Partendo dalla “Regio prima di Latium et Campania”, prima regione disegnata dall’Imperatore Augusto oltre 2000 anni fa, le imprese di Lazio e Campania hanno scelto di progettare insieme il futuro di un settore strategico per l’economia nazionale, condividendo risorse, idee, progetti e competenze. E’ un deciso passo in avanti, sulla strada della collaborazione istituzionale -ha commentato il Presidente della Camera di Commercio di Caserta Tommaso De Simone- che non potrà che offrire un concreto sostegno allo sviluppo di un comparto importante della nostra economia. Il documento, che abbiamo sottoscritto, consente di individuare una strategia comune, con la quale mettere a sistema le risorse, le energie di cui disponiamo. In Terra di Lavoro sono circa 200 le aziende che operano nel settore della nautica da diporto, alcune delle quali vantano una leadership indiscussa e non solo a livello nazionale. Puntiamo a creare un vero e proprio polo, che, tra Lazio e Campania, sarà in grado di proporsi in maniera vincente sul mercato, contribuendo in maniera decisiva al rilancio delle economie di due tra le regioni più importanti del nostro Paese. La firma del protocollo per lo sviluppo dell’Economia del Mare tra cinque Camere di Commercio di Lazio e Campania -ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio di Latina Vincenzo Zottola- è un evento di straordinaria rilevanza. Le due regioni insieme possiedono le capacità produttive imprenditoriali, geografiche, storiche per rappresentare un cluster omogeneo capace di essere leader nella competizione sui mercati internazionali. Lazio e Campania sono rappresentative di circa un quinto della produzione e dei servizi dei settori legati all’Economia del Mare. Siglare un protocollo di intesa così importante su un settore strategico per l’economia nazionale, significa mettere le basi per ottenere risultati di rilievo nell’innovazione, nell’internazionalizzazione, nel marketing territoriale e nella promozione. Ringrazio gli altri Presidenti che hanno deciso con noi di dare un grande segnale al nostro Paese e di proseguire insieme su un lavoro lungo che poggia le basi su imprese importanti, due grandi sistemi fieristici, manifestazioni di rilievo come il Big Blu, il Nautic Sud, Navigare e lo Yacht Med Festival e risorse di assoluto prestigio. Un patto a cinque per realizzare un cambio di passo nella promozione e nello sviluppo delle attività legate all’Economia del Mare, attraverso un’intesa tra il sistema camerale delle province rivierasche campane e quelle del Lazio. Lo ha affermato il Presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni che ha aggiunto “Avvieremo un vero e proprio piano di governance per valorizzare l’intero comparto, consapevoli del ruolo di player degli enti camerali impegnati ad avviare una nuova stagione di collaborazione e di progettualità comuni per attuare processi reali di ripresa della nautica, del turismo e dell’indotto generato e dell’economia tutta in generale. Lo faremo superando le spinte localistiche e condividendo a monte -aggiunge il numero uno dell’ente camerale partenopeo- una serie di scelte per realizzare un’offerta integrata comune che possa rispondere in concreto ai reali bisogni delle nostre imprese. Il protocollo d’intesa firmato dalle regioni Lazio e Campania per lo sviluppo dell’economia del mare rappresenta -ha sottolineato il Presidente della Camera di Commercio di Roma, Giancarlo Cremonesi– un importante piattaforma per dare ulteriore impulso a un settore strategico per lo sviluppo delle nostre due regioni e dell’Italia in generale. L’economia del mare in Italia coinvolge circa 80mila imprese e dà lavoro a 670mila persone e, se consideriamo la sua capacità di agire come moltiplicatore economico, è facile intuire quali siano le potenzialità di sviluppo di questo settore. Ad esempio, per quanto riguarda i trasporti marittimi, il 9,1% delle imprese nazionali sono localizzate nel Lazio e il 9,6% in Campania, per un totale delle due regioni che sfiora il 20% del dato nazionale. Ampi margini di crescita ci sono anche per il mercato crocieristico, che già può vantare numeri importanti, con 1 milione 950mila tra sbarchi, imbarchi e transiti di croceristi nel porto di Civitavecchia (primo in Italia e secondo nel Mediterraneo dopo Barcellona) e 1 milione e 140mila in quello di Napoli. Il settore della portualità turistica -sostiene il Presidente della Camera di Commercio di Salerno Guido Arzano- presenta, per sua natura, interferenze tra ambiti diversi: essa da luogo ad interrelazioni con il sistema infrastrutturale, con quello dei trasporti e con quello dei servizi; vi sono poi interconnessioni rilevanti con il governo del territorio, con la salvaguardia del paesaggio e con la tutela dell’ambiente. Tale quadro induce la Camera di Commercio di Salerno ad agire in un’ottica di rete, per cui con convinzione ritiene di condividere, con le camere di commercio rivierasche del Tirreno meridionale, una serie di interventi per costruire un sistema di portualità turistica capace di raccogliere la sfida dello sviluppo economico, che può rendere la macro-regione costiera che va da Civitavecchia al Golfo di Policastro una piastra logistica di riferimento per il bacino del Mediterraneo.