Sala Consilina – Sciopero ad oltranza. E’ questa la sentenza emessa ieri mattina dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del foro di Sala Consilina. Una decisione presa a maggioranza in quanto nell’assemblea, tenutasi a porte rigorosamente chiuse, le mozioni sono state più di una. Hanno vinto i falchi e le colombe si sono ritirate dopo aver proposto lo sciopero per un paio di settimane, più o meno in linea con il dettato della Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nella pubblica amministrazione. Lo scontro si fa sempre più duro, quindi, probabilmente l’audizione della settimana scorsa dinnanzi al ministro della giustizia non ha sortito l’effetto che i politici prevedevano. E allo scontro in seno al Consiglio Comunale di Sala Consilina dopo l’ostracismo del sindaco Ferrari si aggiunge lo scontro interno allo stesso Consiglio dell’Ordine. Si continua ad oltranza, a dispetto e al di sopra di tutte le raccomandazioni della Commissione di Garanzia che proprio qualche giorno fa (lettera del 21.10.2011, prot. N. 0014315/AVV) ha avviato un procedimento ai fini della valutazione del comportamento, di cui agli artt.4 (4°c. quater) e 13 (lettera i) della legge n. 146 del 1990, come modificata dalla legge n.83 del 2000, nei confronti dell’Ordine degli Avvocati di Sala Consilina, nella persona del suo presidente, che avrà 30 giorni di tempo per depositare le proprie controdeduzioni. La questione, amici lettori, si ingarbuglia sempre di più e sembra di assistere quasi ad un gioco al rimpiattino di accuse e controaccuse soprattutto tra l’Ordine e la Commissione di Garanzia. Soltanto per la cronaca ricordo che la Commissione, alla fine del procedimento, potrebbe irrorare sanzioni anche molto pesanti in termini di denaro; sanzioni che andrebbero poi pagate da tutti gli iscritti all’Ordine, anche quelli non presenti e quelli che hanno votato contro la proclamazione dello sciopero ad oltranza. Ma c’è, infine, un’altra valutazione che credo abbia avuto un peso enorme nella decisione degli Avvocati, cioè l’insipienza della politica, esattamente come io da tempo mi affanno a dire e a scrivere. Per questo aspetto la mia solidarietà all’ordine ed anche a tutti i dipendenti dell’apparato giudiziario è totale e incondizionata. La vicenda, ovviamente, non mancherà di evidenziare nuove mosse nell’immediato futuro.
direttore: Aldo Bianchini