Sala Consilina – La notizia è di quelle succose, non perché sia una anteprima, ma perché della notizia nota a tutti nessuno ne ha parlato, giornalisti compresi, purtroppo. All’incontro con il ministro della giustizia, tenutosi a Roma nei giorni scorsi, il sindaco di Sala Consilina (che tanto sì è prodigato contro la soppressione del locale tribunale) non era presente. Non invitato o silurato dai suoi stessi compagni di maggioranza? Il sindaco risponde con un laconico: non sono stato invitato. I bene informati suggeriscono, invece, che è stato silurato dai due consiglieri di maggioranza recatisi a Roma, Carrazza e Santoriello, che avrebbero eretto una vera e propria barriera silenziosa nei confronti del sindaco Ferrari. Per dovere di cronaca riferisco che solo il collega Pasquale Lapadula (su Il Mattino del 19.10.2011) ha riportato la breve dichiarazione del sindaco Ferrari: <<L’incontro con il ministro Nitto Palma è stato organizzato solo da una parte politica. Come sindaco non sono stato invitato>>, ma non è andato oltre. Il viaggio, questo è sicuro, era stato preparato tutto e soltanto dal centro-destra. La delegazione politica era composta dal consigliere regionale Giovanni Fortunato, dai consiglieri provinciali Rocco Giuliano e Attilio Pierro, dai consiglieri comunali di Sala C. Michele Santoriello e Alessandro Carrazza sotto la guida del presidente Edmondo Cirielli. Ai politici si erano aggiunti i rappresentanti del foro Michele Marcone (presidente dell’ordine) e Pier Francesco Vallone (rappresentante classe forense del golfo di Policastro). Ovviamente, ma senza alcun senso logico che avrebbe suggerito almeno qualche perplessità, il presidente dell’ordine forense Michele Marcone si sarebbe guardato bene, anche lui, dall’estendere l’invito anche al primo cittadino di Sala Consilina. Essendo il caso di levatura interregionale sembrava, e sembra, logico ai più che il sindaco della cittadina che ospita il tribunale fosse presente a Roma con tanto di fascia tricolore dinnanzi al ministro Francesco Nitto Palma. In questo caso gli schieramenti politici non avrebbero dovuto prendere il sopravvento, del resto nel contesto dei lavori del Consiglio Comunale monotematico, tenutosi un mese fa per contrastare la chiusura del tribunale, il sindaco lanciò l’appello all’unità di intenti e gli stessi consiglieri comunali Carrazza a Santoriello plaudirono all’iniziativa ed al contenuto del discorso del primo cittadino. All’atto pratico, però, i due si sarebbero comportati in maniera molto diversa rispondendo soltanto al richiamo istintivo dell’appartenenza (vera o presunta!!) almeno ideale allo schieramento di Cirielli. Si aprirà una crisi politica all’interno del Comune di Sala Consilina, nessuno è in grado di saperlo, anche perché tutto dipenderà da come il sindaco si muoverà nelle prossime settimane. Per il momento sembra aver incassato il colpo con dignità e molta democrazia, ma dentro dentro qualcosa potrebbe, comunque, cominciare a farsi strada. Ma perché il tribunale si è salvato e se si è salvato davvero, questo lo vedremo nella prossima puntata di questa storia.
direttore: Aldo Bianchini