SALERNO – “”Metrò, De Luca chiama Montezemolo – Mossa per uscire dall’impasse dopo il taglio dei finanziamenti della Regione e aprire la linea urbana””, è questo il titolo pubblicato da uno dei maggiori quotidiani della Città. Un titolo molto grave che manifesta chiaramente almeno due cose da tenere in debita considerazione. La prima è la “cattiva informazione” e la seconda è la manifesta incapacità del centro-destra di spiegare come stanno realmente le cose, a meno che non l’abbiano capito nemmeno loro, nonostante i tentativi che da questo giornale sto facendo a ripetizione. Partiamo dalla cattiva informazione. Scrivere in un titolo “”… dopo il taglio dei finanziamenti”” potrebbe voler dire o che l’autore dell’articolo non conosce l’essenza del problema o che la sua testata giornalistica fa cattiva informazione schierandosi sostanzialmente a favore della linea del sindaco. Non spiegare le cose come stanno realmente è una peccaminosa incapacità del centro destra salernitano, per non dire che neppure i suoi esponenti più elevati conoscono il problema del mancato finanziamento della metropolitana di Salerno che è, come scrivevo qualche giorno fa, soltanto una “linea urbana” (l’unica cosa corretta sceritta in quel titolo sopra pubblicato!!) o meglio ancora una “metropolitana di paese”. E’ bene, dunque, fare chiarezza per l’ennesima volta visto e considerato che neppure Caldoro e i suoi assessori hanno capito il problema o almeno non riescono a spiegarlo. La Regione non ha tagliato alcun finanziamento, è stato il Comune di Salerno che si è auto castrato. Una linea urbana non può essere compresa nelle grandi opere che la Regione ha deciso di finanziare agli inizi del settembre scorso, così come non può essere compresa la linea urbana di Salerno che non ha alcuna possibilità di essere allacciata alle linee extraurbane nell’ambito della viabilità su ferro a livello regionale. Tutto qui il mancato finanziamento che rischiava di essere considerato fuori legge se veniva approvato. La causa è dovuta al famigerato “tappo di Via Zara” (dove esiste lo snodo ferroviario per Mercato S.S.) che per la presenza di due palazzi e, soprattutto, di una struttura adibita a box interrati non consente l’innesto tra le due linee per mancanza di spazio operativo. L’autocastrazione di cui parlavo è addebitabile tutta al Comune che ha autorizzato la realizzazione dei box interrati che, per le polemiche susseguitesi nel tempo, hanno causato anche le dimissioni dell’ing. Lorenzo Criscuolo dal Comune (approdato in Provincia) per dissapori vistosi con il sindaco De Luca. Il problema fu evidenziato nella primavera scorsa dal noto esperto di geografia del territorio, prof. Rosario Ternullo, che nessuno ha voluto prendere seriamente in considerazione. Neppure Stefano Caldoro al cui ufficio stampa io stesso mi premurai di inviare i risultati dello studio del Ternullo. Ma anche la Provincia non ritenne di montare un caso politico sui dati svelati in conferenza stampa da Ternullo. E adesso tutti brancolano nel buio e lasciano parlare soltanto il Sindaco che, a questo punto, spalleggiato da alcuni organi d’informazione dice quello che crede e quello che vuole inviando alla gente comune un messaggio falso e tendenzioso contro la Regione. Adesso addirittura il sindaco avrebbe chiamato Montezemolo che, da vera cartina di tornasole, viene utilizzato dalla sinistra nazionale e locale come un’arma vincente contro le frange impaurite del centro-destra. Ma, scusate, dimenticavo che la Provincia ha altro da fare, il suo capo è preda dell’incubo Mara e sfoglia la “margherita” per capire se la deve invitare o meno al prossimo congresso. Nel frattempo qualcuno gli sta sfilando di mano anche l’Alitalia dopo il termovalorizzatore e la metropolitana.
direttore: Aldo Bianchini
Se fosse vero il fatto del “tappo di via Zara”, vuol dire che il giornalismo salernitano è ridotto a mero ufficio stampa dell’una e dell’altra parte politica. Le inchieste giornalistiche non esistono più.