Salerno (21.10.2011) – Il food & wine tipico piace ai consumatori salernitani, ma la conoscenza dei prodotti del proprio territorio è ancora scarsa. Successo per ‘Colti e mangiati’: una serie di incontri tra produttori, chef e consumatori, finalizzati a far conoscere il gusto, la genuinità e la tracciabilità del patrimonio agro-alimentare ed enologico locale. L’iniziativa è stata organizzata dalla Camera di Commercio di Salerno, in partnership con l’organizzazione provinciale della Coldiretti, e ha riscosso grande successo tra il pubblico, che ha avuto occasione di degustare il meglio delle produzioni territoriali a chilometro zero (filiera corta). Ai 25 focus group hanno partecipato oltre 500 persone, che si sono incontrate in enoteche, aziende agricole e ristoranti della provincia. ‘Colti e mangiati’ ha previsto anche la realizzazione di un’indagine sulla conoscenza, da parte dei consumatori, dei prodotti tipici e tradizionali nella provincia di Salerno. La ricerca, curata da IPR Feedback, ha coinvolto un campione di 1000 famiglie del territorio. Dall’indagine emerge il quadro di un consumatore fortemente interessato al prodotto tipico, ma ancora poco informato. I consumatori locali sembrano porre particolare attenzione alla provenienza del prodotto (65%), anche se il 60% di loro ritiene le etichette in parte o totalmente inaffidabili. Apprezzati e riconosciuti i marchi di origine DOC DOP IGP IGT, infatti solo il 17% del campione afferma di non conoscerne il significato. Tuttavia il livello di conoscenza sembra più basso di quanto dichiarato. Ad esempio, per quanto riguarda l’olio, viene indicato come tipico solo dal 16% del campione e, di questa quota minoritaria, solo il 5% ricorda la denominazione di uno dei due olii tipici locali (Olio extravergine di oliva DOP Colline Salernitane e Olio extravergine di oliva DOP Cilento). Il prodotto maggiormente conosciuto è la mozzarella di bufala campana, che è citata spontaneamente dal 30% degli intervistati. Sorprende che altri prodotti tipici siano meno noti e non collegati al proprio territorio. Tra questi, il pomodoro San Marzano (5,7%) e la mela annurca (1%). Il mancato acquisto del tipico è dovuto, per il 50% dei casi, alla mancanza di conoscenza delle produzioni locali e, per il 15%, alla convinzione che i prezzi siano troppo elevati. Un ulteriore 11% ha dubbi sull’affidabilità delle produzioni locali. “L’iniziativa Colti e Mangiati – afferma Guido Arzano, Presidente della Camera di Commercio di Salerno – si coniuga a pieno titolo con il filone delle promozioni economiche che gli Organi camerali sostengono per il rilancio della competitività delle imprese salernitane. In una fase della congiuntura economica non favorevole, qual’è quello attuale, una maggiore conoscenza dei nostri prodotti tipici e di qualità da parte dei nostri consumatori, quindi il rilancio dei consumi delle produzioni locali, può essere un elemento fondamentale per favorire la ripresa.” “Con l’iniziativa Colti e Mangiati – afferma Pietro Caggiano, Presidente Coldiretti Salerno – si è inteso realizzare una esperienza del tutto innovativa basata sulla condivisione della conoscenza dei prodotti tipici e tradizionali del territorio salernitano, coinvolgendo direttamente i consumatori ed i produttori. Riteniamo che solo attraverso il valore dell’origine di un prodotto agricolo sia possibile per un consumatore effettuare scelte di acquisto coscienti. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo scelto di “educare” i consumatori ad un consumo consapevole che ha avuto come base di partenza la conoscenza e la condivisione dell’anello principale della filiera ovvero direttamente gli agricoltori e le loro produzioni di pregio. Un altro passo è stato, quindi, compiuto nella costruzione della Filiera Agricola Tutta Italiana”.