Vivere slow: alla riscoperta dei “luoghi del vivere contadino”. Al via i progetti “Vita da contadino” e “Visita al frantoio”
Marilena Mascolo
Pertosa – La Fondazione MIdA punta alla cultura del vivere slow, proponendo gli itinerari e i luoghi che rispecchiano i principi della genuinità e del tempo che scorre lento. Nello specifico, la Fondazione promuove insieme alla cooperativa “Colline del Tanagro” delle originali offerte turistiche alla riscoperta del territorio e della sue tradizioni: “Vita da contadino” e “Visita al frantoio”. Il primo progetto “Vita da contadino” intende far vivere in prima persona la raccolta delle olive secondo i metodi tradizionali dei comuni di Auletta e Pertosa. I visitatori verranno ospitati dalle aziende agricole della cooperativa “Colline del Tanagro” per uno o due giorni (a seconda dell’offerta scelta), partecipando attivamente alla raccolta delle olive e alla successiva fase di molitura presso il frantoio. Durante il soggiorno presso le aziende agricole sarà possibile degustare prodotti tipici e collaborare alla preparazione di ricette tipiche locali. Il secondo progetto “Visita al frantoio”, invece, prevede la possibilità di accedere a visite guidate al frantoio della cooperativa “Colline del Tanagro”. I turisti saranno accolti dal personale per l’illustrazione delle fasi di lavorazione delle olive e del funzionamento dell’impianto, oltre alla degustazione dei prodotti. Il Presidente della Fondazione MIdA Francescantonio D’Orilia ha commentato così l’iniziativa: “Con i progetti promossi in collaborazione con la cooperativa Colline del Tanagro intendiamo valorizzare e riutilizzare ciò che fa parte del nostro patrimonio di tradizioni, offrendo al pubblico la possibilità di conoscerlo da vicino”. N.B.: Per maggiori info contattare il Presidente della Cooperativa “Colline del Tanagro” Nicola Perretta: cell. 329 9431896; fax: 0975 397243; email: collinedeltanagro@libero.it
Note redazione: Fin qui il comunicato sulla manifestazione diffuso dall’addetto stampa Francesca Caggiano. Ci permettiamo una sola considerazione, ovviamente benevola. Ma sarà proprio vero, alla fine, tutto questo ”slow”. In verità ci sembra un po’ eccessivo, e ciò non solo e non tanto a Pertosa; dovunque si parla di slow e di vivere bene, ma alla fine non cambia mai niente e tutto continua a scivolare normalmente. La gente continua ad affollare gli ipermercati ed anche i discount alla ricerca della spesa, la meno costosa possibile, senza una eccessiva perdita di tempo. Anche in questo caso dobbiamo parlare di “fatto culturale” e difficilmente sanabile in breve tempo se non si comincia dalla prima infanzia. Vivere bene potrebbe rimanere un sogno molto lontano per le nuove generazioni.