Spunta a sorpresa una lettera dell’Asl che “diffida” per il trasferimento a Polla. Storia di una riunione ristretta. Inchiesta della Procura!!
Aldo Bianchini
Sala Consilina – Erano tutti seduti intorno ad un tavolo. Il sindaco di Sala Consilina Gaetano Ferrari, quello di San’Arsenio Nicola Pica, un assessore del comune di Sala, il direttore sanitario dell’ospedale di Polla/Sant’Arsenio Nunzio Antonio Babino, il direttore responsabile del distretto Roberto Giudice, il presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ASL Sergio Annunziata e qualche altro. Grande assente il presidente del Collegio dei Sindaci del distretto Tommaso Pellegrino. La discussione è dura, quasi da scontro, in agenda l’argomento del giorno, cioè il trasferimento da Sant’Arsenio a Polla dei reparti di neurologia, fisiopatologia respiratoria e geriatria nell’ambito della realizzazione dell’Ospedale Unico del Vallo di Diano proposto dal direttore sanitario Babino nel maggio 2011 ed approvato dal commissario Bortoletti. Discussione incentrata sugli ultimi scambi di accuse al vetriolo tra Pica e Ferrari, il primo in cambio del trasferimento pretende l’apertura a Sant’Arsenio della sede amministrativa con annessi servizi da allocare negli spazi che si rendono liberi e usufruibili a seguito del trasferimento dei reparti. La riunione di Sala C. inizia con un fatto già precostituito da una delibera comunale di Sant’Arsenio approvata all’unanimità e diretta all’ottenimento dei servizi stessi nell’ottica del contenimento della spesa. Difatti i locali di Sant’Arsenio sono di proprietà della ASL mentre il distretto a Sala occupa locali presi in affitto. A questo punto mentre lo scambio di battute tra Pica e Ferrari comincia a diventare molto duro spunta, all’improvviso, una lettera ufficiale proveniente dall’area tecnica dell’Asl che sollecita (per non dire “diffida”!!) a verificare l’urgente possibilità di lasciare i locali affittati da un privato per trasferire l’intero distretto sanitario (cominciando immediatamente dai servizi veterinari) a Sant’Arsenio tenuto conto che proprio i servizi veterinari qualche mese fa furono protagonisti di una violenta protesta per l’insalubrità e l’insicurezza dei locali occupati in fitto a Sala. Apriti cielo, subito dopo la lettura della lettera non dico che la stessa è stata ridotta a pezzettini ma certamente qualcuno avrebbe gridato a gran voce che di quella lettera non sapeva che cosa farsene, tanto il distretto da lì non lo muoveva nessuno. Parole al vento, ovviamente. Nella lettera, partendo dall’elogio all’opera del direttore sanitario Babino, ci sarebbe anche scritto che il trasferimento si impone innanzitutto per ragione di contenimento della spesa e poi anche per alcune clausole contrattuali (affitto locali!!) che non apparirebbero perfettamente in linea con le direttive della Asl. Insomma la stessa storia della creazione del secondo distretto nell’ambito della ex USL/57 e poi della Asl/Sa/3 per il presidio di Polla. Il secondo distretto nacque da un “becero” accordo politico regionale portato avanti dall’allora vice presidente della giunta Antonio Valiante (per decenni vero ras della sanità provinciale) spalleggiato da alcuni sindaci (Sala C., Teggiano, Padula e Atena L., prima degli altri) che all’epoca poteva anche passare visto e considerato che si spendeva a tutto tondo senza pensare al contenimento economico. Come dire che la sanità è stata da troppo tempo terreno di battaglie politiche, difatti più o meno lo stesso gruppo ha portato Annunziata alla presidenza della Conferenza dei Sindaci con un “sordido” accordo sottocoperta addirittura con Cirielli pur di “beccare” il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. Fantapolitica? Non <credo, anche se a questo punto il mio amico Raffaele Accetta certamente non sarà d’accordo con la mia ricostruzione. Ma una cosa mi ha insospettito leggendo con attenzione la lettera di diffida della Asl; è il punto in cui si fa riferimento al contratto di affitto dei locali che ha stimolato la mia fantasia giornalistica. Ed ecco la sorpresa. Ho scoperto che la Procura della Repubblica di Sala Consilina, attraverso la Guardia di Finanza, sta conducendo un’inchiesta incentrata proprio su quel contratto di affitto. Dovete, però, avere pazienza ed aspettare la prossima puntata di questa storia.