La minoranza consiliare del comune di Montesano/Marcellana esulta alla notizia della sospensione dei lavori per la costruzione della centrale elettrica, sospensione ordinata dalla Soprintendenza ed in particolare dall’arch. Scirè.
AdoBianchini
Montesano/M.- Lo dico con molta sincerità, a costo di apparire anche irriverente verso più di qualcuno, ma ho l’età giusta per poterlo fare e lo faccio. Leggendo la notizia del fermo dei lavori della costruenda centrale elettrica di Montesano sulla Marcellana mi è venuto da ridere, non a crepapelle, ma mi è venuto da ridere. Vorrò vedere adesso come reagiranno i 15 sindaci del Vallo di Diano che appena qualche mese fa protestarono, con una certa arroganza ed anche con molta violenza istituzionale, contro l’architetto Eleonora Sciré, detta “Nora”, rea di bloccare l’economia e lo sviluppo dell’intero territorio per via di alcuni suoi provvedimenti che andavano nella direzione di blocco di tutti i lavori pubblici (e non solo) a rischio inquinamento rispetto alla conservazione dei luoghi dal punto di vista paesaggistico. I sindaci firamrono un documento concertato che inviarono al Soprintendente ing. Gennaro Miccio. Al momento la Scirè, genovese, di origine siciliana, giunse in Campania in occasione del terremoto del 23 novembre 1980, a seguito di un gruppo di volontari, in parte aderenti all’associazione Italia Nostra. Lavorò a S. Angelo dei Lombardi e a Laviano. In quelle circostanze conobbe Mario De Cunzo, allora Soprintendente, con cui iniziò a collaborare in regime di convenzione e, poi, quale dipendente della Soprintendenza. Anni fa conosce anche Rocco Falivena (esponente di R.C. ed ex sindaco di Laviano), che sposò alcuni anni fa. Adesso quei 20 sindaci si trovano a dover dirimere un’altra bollente patata: da un lato c’è “l’odiata” Scirè, dall’altro la costruzione di una centrale elettrica che nasconde comunque molte insidie. Difatti sono almeno due le correnti di pensiero sulla nocività o sulla salubrità che può produrre nell’ambiente circostante una centrale elettrica di quel tipo, e questo al di là dei vincoli ambientali sui quali, e soltanto sui quali, la Scirè era tenuta a pronunciarsi. Riusciranno i nostri eroi (i venti sindaci, si fa per dire!!) a vincere la battaglia contro la Scirè ed a convincere la gente che la centrale è innocua? Ci vorrà un po’ di tempo per saperlo. Intanto l’unica considerazione che posso fare è che grazie all’esistenza della Scirè e dei 20 sindaci del Vallo io come giornalista, insieme a tanti altri colleghi, potrò continuare a scrivere liberamente dissertando e a volte anche sbagliando su argomenti cruciali della nostra vita collettiva. Prima di chiudere, per correttezza deontologica, pubblico anche il comunicato diramato dalla minoranza in seno al consiglio comunale di Montesano che lancia la notizia del fermo dei lavori e saluta la nascita di un apposito comitato. <<A seguito della convocazione del Consiglio Comunale sui lavori di costruzione della Stazione Elettrica di Montesano Scalo da noi richiesto e nel quale erano emerse diverse criticità circa la realizzazione dell’opera da parte di Terna spa, prendiamo atto con estrema soddisfazione della mobilitazione che ha portato alla costituzione del comitato cittadino “NO ALLA STAZIONE ELETTRICA NEL CENTRO ABITATO DI MONTESANO SCALO”. Ci siamo messi a disposizione del comitato e di tutti i cittadini interessati dalla vicenda al fine di mettere a loro disposizione tutta la documentazione in nostro possesso, nonché far loro presente tutti gli aspetti poco chiari relativi al procedimento autorizzativo da noi ricostruito. La motivazione –l’area è sottoposta a vincolo paesaggistico ex lege 42/04 art. 142- fascia di rispetto fluviale-vallone Pantanelle n.126 elenco acque pubbliche- che accompagna l’ordinanza di sospensione dei lavori emessa dalla Soprintendenza sembra confermare le criticità da noi sollevate e depositate agli atti in sede di consiglio comunale. Peraltro, la comunicazione inviata questa mattina alla Soprintendente Sciré da parte del Comitato Cittadino, era già stata oggetto di comunicazione alla stessa Soprintendenza da parte del Responsabile dell’Area Tecniche del Comune di Montesano che aveva evidenziato le stesse perplessità circa il vincolo paesaggistico che insiste sull’intera area del cantiere. Riteniamo che l’entrata in scena del comitato cittadino abbia contribuito notevolmente a sollecitare la tempestiva risposta della Soprintendenza che si é espressa nella tarda mattinata di oggi emettendo l’odinanza di immediata sospensione dei lavori. Auspichiamo che questo sia solo il primo passo verso un’attenta indagine da parte delle autorità competenti e naturalmente da parte della Procura della Repubblica per fare assoluta chiarezza in merito alla vicenda. “Parteciperemo all’assemblea pubblica indetta dal Sindaco per mercoledì 5 ottobre sulla questione “Stazione Elettrica”-dichiara il consigliere di minoranza Antonio Bianculli – e invitiamo tutta la cittadinanza a non disertare l’incontro, fermamente convinti che solo mediante l’attivazione di strumenti di democrazia partecipata si possa lavorare per il bene della comunita’.” Il gruppo di Minoranza del Comune di Montesano.>>