Sembra, a guardare, i nomi la descrizione di un incontro tra vecchi e nuovi amici
Annalisa Corinaldesi
Cava de’ Tirreni – Più che la politica sarà il “Sisifo/Bar” il vero protagonista questa mattina, non fosse altro che per il solo fatto di ospitare quello che qualcuno vorrebbe spacciare come un vero e proprio momento di sfida nel bunker di Edmondo Cirielli. Vecchi e nuovi amici, dicevo nel titolo, ed è proprio così: Alfredo Messina (già deluso dalla Carfagna) ritorna all’antico per cercare di afferrare al volo l’ultima possibilità di risorgere dalle ceneri del passato; Giovanni Del Vecchio (anche lui già deluso da un pregresso avvicinamento al ministro) si muove pesantemente, quasi come un elefante in una cristalleria e rischia di chiudere per sempre con la politica; Antonio Lubritto è, infine, l’unico coerente per essere da sempre rimasto attaccato alla posizione ed alla politica della Carfagna, tanto da assumere la responsabilità della sua segreteria salernitana. C’è un problema per tutti, la Carfagna non ha una posizione e neppure una politica. E’ ministro per le pari opportunità, e basta. Con Salerno, con il territorio non ha nulla a che spartire. Troppa acqua è passata sotto i ponti per poter cambiare il percorso del fiume in piena di Cirielli che da presidente della Proincia fa il bello e il cattivo tempo. Sbagliando anche lui, certamente, ma per il momento, almeno nel suo partito, è vincente. Nei prossimi giorni sarà direttamente il direttore di questo giornale a commentare l’avvenimento.