Preavviso di licenziamento per 97 lavoratori idraulico-forestali della Comunità Montana del Vallo di Diano. Prende posizione anche il consigliere regionale Donato Pica
Al.Bi.
Padula – Il territorio del Vallo di Diano registra un’altra astuta trovata politica messa in atto dal presidente della Comunità Montana, arch. Raffaele Accetta, che precede tutti ed annuncia il licenziamento di ben 97 operai idraulico-forestali da domani dovranno essere sospesi per carenza di fondi (sempre regionali!!). Dunque Accetta mette le mani avanti, giustamente, e chiama in causa la politica in generale e in tutte le direzioni. Risponde subito Donato Pica, consigliere regionale del territorio, che scrive: <<Esprimo la mia solidarietà alle centinaia di famiglie del Vallo di Diano che dal prossimo primo ottobre saranno costrette ad affrontare un periodo difficile ed incerto” così il Consigliere regionale Donato Pica ha commentato la notizia dell’invio delle lettere di licenziamento per i 91 operai a tempo determinato in carico all’ente con sede presso la Certosa di Padula. Una situazione gravissima che era prevedibile ed annunciata da tempo e che vede letteralmente finire su lastrico centinaia di famiglie di un comprensorio già afflitto da molteplici problematiche. “La strada da seguire è quella della legge ordinaria di riforma degli Enti, montani – continua ancora Pica – le proposte di riordino sono già presentate ed acquisite agli atti da tempo, ma ad oggi nessun provvedimento serio ha visto impegnato l’esecutivo di Palazzo Santa Lucia. Chiedo al presidente Caldoro di provvedere ad emettere i provvedimenti di concessione sulle Misure 226 e 227 del PSR, per dare la possibilità alle Comunità Montane di ottenere le anticipazioni finanziarie sui progetti assentiti e quindi rendere agevole e veloce la spesa che, come è noto, rappresenta anche un obiettivo per evitare il disimpegno dei fondi Europei – aggiunge ancora Pica – nel frattempo continueremo la battaglia a fianco degli operai e delel organizzazioni di categoria affinché si trovi la giusta e definitiva soluzione a questa grave vertenza” conclude il Consigliere Pica>>. Ovviamente entrambi, sia Accetta che Pica, fanno soltanto finta di non sapere che risorse non ce ne sono più e che tutta questa marea di “idraulico-forestali” in definitiva non serve, soprattutto fanno finta di non sapere che la qualifica di idraulico-forestale è stata utilizzata da anni per riempire a dismisura i contenitori dettati dalle esigenze politiche, di destra e di sinistra (anzi nel Vallo certamente più di sinistra!!), per la sistemazione di questo o di quel raccomandato, per non dire altro. Dopo tutti questi anni di eccessi, di abusi, di strumentalizzazioni finalizzate al “Dio voto” nessuno deve meravigliarsi che la nuova rotta regionale taglia i fondi ai tanti sprechi. Men che meno gli uomini del centro-sinistra del Vallo che hanno gestito per decenni la cosa pubblica e continuano a farlo. Certamente anche a noi dispiace per gli innocenti lavoratori che rischiano di perdere il posto (anche se stagionale) e per le famiglie degli stessi che dovranno inventarsi come sbarcare il lunario. Anche loro, però, dovrebbero fare un attento e sereno esame di coscienza per poi andare a chiedere conto e ragione a chi ha amministrato il Vallo da tantissimi anni.
Caro Aldo
mi dispiace ma anche questa volta devo dissentire e per il momento mi limito solo a precisare che ho dovuto, con amarezza, avallare le procedure di licenziamento degli Operai a Tempo Determinato e non è stata certamente un’ altra astuta trovata politica, non sono abituato a questo.Chi mi conosce sa bene come mi comporto e penso di averlo dimostrato in tanti anni di attività amministrativa.
Mi riservo di fare altri approfondimenti , se vuoi, ma solo dopo aver tentato in tutti i modi di assicurare il lavoro a tanti operai, che negli anni, al di là di come e da chi sono stati assunti, hanno dato e continuano a dare la loro prestazione lavorativa per la salvaguardia del nostro territorio.