Secondo il Governatore la Campania è prima in Italia per buona amministrazione. Sarà vero? Noi abbiamo molte perplessità sulla veridicità dell’annuncio, anche alla luce delle dimissioni di Giuseppe De Mita.
Aldo Bianchini
Napoli – “Abbiamo invertito la rotta.” Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro commenta il risultato ottenuto dalla Campania al Tavolo interministeriale di verifica sul rientro dal debito sanitario. “Uno straordinario risultato che premia il lavoro della intera struttura commissariale e di tutti gli operatori della Sanità, dai dirigenti al personale che a vario titolo contribuisce al funzionamento della settore. <<“Andiamo avanti su questa linea che coniuga rigore e qualità dei servizi. “Sulla buona amministrazione siamo, anche su questo, i primi in Italia. “Tutto questo lo si fa per garantire una migliore sanità per i cittadini”>>, conclude il presidente Caldoro.
NOTE: E’ incredibile come in questo Paese non si possa proprio fare a meno dei “tavoli”, ci sono quelli di concertazione, quelli ministeriali e interministeriali, quelli sindacali, quelli aziendali, quelli dei lavoratori, quelli dei disoccupati, quelli degli ex carcerati, quelli dei dirigenti, quelli degli impiegati, ecc. ecc. Ovviamente ci sono, per primi, i tavoli sui quali si mangiano tarallucci e vino, per tutti. Adesso siamo alla straordinaria novità che, addirittura, nella sanità pubblica “vergogna mondiale” la Campania d’improvviso è diventata virtuosa nell’amministrazione della struttura commissariale. Non solo virtuosa ma “prima in Italia”. Fosse vero staremmo zitti. La cosa, però, ci insospettisce anche perché a propagandare questo fatto è stato il settimanale “Panorama” che oltre a magnificare l’operato del colonnello Bortoletti dalla Asl di Salerno ha anche salvato il commissario della Na/1. Sappiamo, però, che Panorama è vicino al centro-destra e sicuramente sponsor del ministro Brunetta che ha un forte legame con il commissario salernitano. Proprio ieri a Napoli sono stati riuniti molti direttori sanitari facenti capo all’ ANMDO per un briefing illustrativo del modello di funzionalità della pubblica amministrazione voluto dallo stesso ministro. Ci riserviamo un approfondimento serio e coscienzioso sull’argomento, i dubbi sono forti, anche perché tranne i due sopra citati tutti gli altri commissari sono già stati sostituiti con i Direttori Generali di nomina quinquennale. Senza trascurare le dimissioni improvvise di Giuseppe De Mita che ha paventato il rischio che a Napoli comandano sempre poteri forti ed occulti. Seguiteci nei prossimi giorni se volete saperne di più.