In molti, presi da una tendenza maniacale, si rifugiano nella tv-web. Soltanto delusi o convinti assertori dell’improbabile tv del futuro?
Aldo Bianchini
Salerno – La recentissima notizia che anche l’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) di Salerno avrà la sua “TV Channel” mi ha indotto a questo approfondimento sul dilagare delle tv-web su tutto il territorio provinciale. Dilagare che ha fatto seguito innanzitutto all’impossibilità economica di aprire una tv-digitale e poi alla esiguità dei canali disponibili dopo l’improvvisa stretta imposta dal Ministero anche a coloro i quali con le loro piattaforme potevano distribuire canali a destra e a manca. Si dice che la pluralità dell’informazione faccia bene alla stessa informazione. Sarà anche vero ma io non ci credo più di tanto. Un effetto sicuramente lo produce la pluralità d’informazione, quello di avere uno standard medio tendente al basso (molto basso!!) della qualità dell’informazione complessivamente prodotta e della decadenza della professionalità tipica, fino a qualche tempo fa, del giornalista medio. Non parliamo, ovviamente, dei cosiddetti giornalisti-giornalisti che sembrano del tutto scomparsi dal panorama mediatico attuale. Sono partito dalla TV-Digitale dell’Ance (un canale canne) per parlare soprattutto delle tv-web che stanno imperversando su tutto il territorio. Dipende naturalmente da tv-web a tv-web, anche qui ci sono da fare molte distinzioni. Una cosa comune a tutti è che la tv-web la si costruisce con poca spesa, si impegna uno spazio su you-toube, e via tutti insieme nel mondo delle notizie con tanto di microfoni e mini-telecamere, improvvisando mini-tg, propinando semplici comunicati come notizie, sterili interviste come inchieste giornalistiche o prime notizie come clamorosi scoop. Così facendo si finisce, in pratica, per offrire uno strumento d’informazione all’eventuale cliente di turno quando invece dovrebbe essere tenuto ben saldo ed utilizzato dal giornalista e non dall’intervistato occasionale. Ma il livello del giornalismo è questo, bisogna accontentarsi, prendere o lasciare. Mi viene da ridere quando vedo (ma lo faccio di rado!!) sulle varie tv-web le botte e le risposte (sempre degli altri e mai dei giornalisti) in una sorta di gara senza respiro e senza fine. Mi viene da ridere quando vedo i volti dei tanti giornalisti che un giorno cavalcavano le frequenze dell’etere e che oggi sono costretti a ricorrere a questi mezzucci pur di continuare a mostrarsi. Mi viene da ridere quando li sento presentarsi come responsabili o esponenti della tv-web tale dei tali. Ci sarebbero tante altre cose che solleticano la mia risata, preferisco fermarmi. Non voglio offendere niente e nessuno, voglio solo far capire a tutti, soprattutto a chi ha avuto la buona ventura di fare la tv, che il web (o come dicono loro la web-tv) non è minimamente paragonabile alla tv, quella vera, quella tradizionale analogica e quella attuale sul digitale. La web-tv è un’altra cosa, è un volersi arrangiare a tutti i costi, voler fare tv comunque. Si vedono scorrere immagini impresentabili, interviste che si interrompono e poi ripartono, sottotitolazioni pioneristiche, immagini bloccate su una sola inquadratura, i microfoni che vanno da una bocca all’altra, insomma sul web vanno in onda tutte le aberrazioni che in tv appena normale sarebbero improponibili. Ma è la tv del futuro, obietta qualcuno; sarà anche vero, non ci credo tanto e soprattutto è una tv che non mi piace. Ripeto, potrei farla subito anche io, fin da adesso, ma cerco di rimandare per quanto posso. Anche io sono un deluso della tv, ma ciò non mi costringerà mai ad apparire per forza e ad ogni costo sul web. La scrittura, l’arte dello scrivere, ha ancora tutto il suo fascino intatto. E per il momento mi rifugio in esso anche per avere la possibilità, perché no, di scimmiottare quelli che in dispregio di ogni senso di professionalità si sono lanciati sul web a testa bassa.
Caro Direttore concordo pienamente – basta guardarsi intorno per vedere quanta improvvisazione e mediocrità.
L’approfondimento di oggi sul web dimostra chiaramente che Bianchini è assolutamente al di sopra delle parti. Complimenti
Eccellente descrizione della situazione. Impeccabile anche il gesto di auto-accusa del direttore. Auguri.