Nelle ultime settimane i mercati finanziari hanno mostrato un andamento piuttosto altalenante; motivo principale l’evoluzione e le prospettive dei debiti sovrani di alcuni paesi di Eurolandia e l’attesa di una presa di posizione sulla Grecia, che a detta di vari analisti difficilmente arriverà in tempi brevi. Senza una definitiva soluzione dell’incognita greca difficilmente i mercati potranno riacquistare fiducia nei confronti dell’Europa. Dal G20 tenutosi a Washington le parole di Geitner, segretario al tesoro degli Usa, pesano come un macigno sull’Eurozona. Parola d’ordine risanare i conti pubblici dei vari paesi, in particolare di Grecia, Irlanda, Spagna, Portogallo e Italia, onde evitare che la crisi europea si possa allargare oltreconfine contagiando la già debole economia americana. In particolar modo a tenere banco in questi giorni, in vista dell’Ecofin che si terrà a Lussemburgo i prossimi 3 e 4 Ottobre, è la verifica delle azioni messe in campo dal Governo ellenico per risanare i conti pubblici, in particolare il suo il debito; si dovrà decidere o meno sull’erogazione di una sesta tranche di aiuti e trasferimenti per scongiurare la sua insolvenza. Scongiurare il default è la principale preoccupazione in questo momento per l’UE in quanto sia il fallimento della Grecia, che una sua possibile uscita dall’Euro, innescherebbero una reazione a catena che provocherebbe un’ondata di sfiducia, e quindi di vendite anche nei confronti degli altri paesi europei con un economia indebolita e fragile, tra cui il nostro paese, per poi propagarsi a tutti gli altri portando al collasso le istituzioni europee. Compito dell’Unione Europea, congiuntamente al Fondo Monetario e la Banca Centrale Europea, sarà quello di verificare, nelle prossime settimane, se il Governo Papandreu sta varando le giuste manovre e mettendo in atto delle azioni correttive per arrivare al risanamento dei conti nel biennio 2011/2012. Atene, dal canto suo, sta avviando una campagna di privatizzazioni senza precedenti, in particolare di alcuni suoi monopoli, tra cui quello delle scommesse on line, e del suo patrimonio immobiliare, oltre ad una campagna di riduzione della spesa pubblica che prevede entro fine anno il licenziamento di quasi trentamila dipendenti pubblici, mal digerita dall’opinione pubblica. Il resto del mondo sta a guardare con molta attenzione agli sviluppi in corso nell’Eurozona, con particolare attenzione al Fondo Salva Stati, che dovrà essere aumentato per garantire una maggiore stabilità dei paesi dell’unione. Un aiuto, per scongiurare qualsiasi default, potrebbe venire da qualche paese emergente in forte crescita, quale Cina o Russia, che già diverse volte si è detto disposto ad acquistare Eurobond o titoli di stato dei governi sovrani, tra cui i nostri Btp, per fornire la liquidità necessaria ai paesi europei in difficoltà; questo però a patto che si proceda ad una seria e rigorosa azione di risanamento.
direttore: Aldo Bianchini
Il problema principale è che pagano sempre gli stessi, i piu’ deboli.
E’ necessario che il risanamento avvenga prima nella politica, a tutti i livelli.