La Caritas Diocesana organizza presso il Grand Hotel Salerno, dal 28 al 30 settembre, una sessione straordinaria del programma Europeo di Formazione per Mediatori Rom ROMED, promosso dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea
Annalisa Corinaldesi
Salerno – Nell’ambito del progetto “Fuori Campo” della Caritas Diocesana di Salerno, in collaborazione con il team di supporto del Rappresentante speciale del Segretario Generale per le questioni Rom, si svolgerà a Salerno, presso il Grand Hotel Salerno, Lungomare Clemente Tafuri, 1 dal 28 al 30 settembre, la sessione straordinaria del progetto ROMED, iniziativa congiunta del Consiglio d’Europa e della Commissione Europea. L’Italia è stata inclusa nel primo gruppo di Paesi ammessi a partecipare al Programma di Formazione per Mediatori Rom che il Consiglio d’Europa sta sviluppando. Il programma ROMED mira a elevare la qualità e l’efficacia del lavoro dei rappresentanti e mediatori Rom attraverso l’offerta di abilità, strumenti e approcci addizionali in modo da integrare le iniziative di formazione a livello nazionale. Ogni Paese che partecipa al programma, deve prevedere la formazione di un certo numero di mediatori provenienti da differenti Comuni. In Italia hanno già partecipato a una prima sessione, che si è tenuta a Roma dal 12 al 15 aprile 2011, 15 mediatori che lavorano con le comunità Rom e Sinti oppure che svolgono un ruolo di facilitatori nell’accesso di Rom e Sinti ai servizi pubblici. Altri 18 mediatori parteciperanno alla sessione di formazione che si svolgerà a Salerno tra il 28 e il 30 di settembre; alcuni provengono dalle Caritas diocesane di Salerno, Napoli (Comunità di S.Egidio), Cosenza, Lamezia Terme, Teramo, Pescara, Vicenza, altri da organizzazioni Rom italiane. La mediazione è una delle misure impiegate in Europa allo scopo di superare le disuguaglianze cui i Rom devono far fronte in materia di accesso al lavoro, ai servizi sanitari e ad un’educazione di qualità. Essa consiste nell’impiego di persone con un bagaglio culturale Rom, provenienti dalle comunità locali o che abbiano una buona conoscenza delle questioni Rom, per svolgere il ruolo di mediatori con le istituzioni pubbliche. L’appuntamento salernitano vuole essere un riconoscimento per il lavoro svolto sul campo dalla Caritas diocesana ed in particolar modo per il progetto “Fuori Campo” che è nato nel 2009 come attenzione della Caritas diocesana di Salerno alle condizioni di vita della popolazione Rom del territorio.
NOTE: Plaudiamo all’iniziativa della Caritas Diocesana di Salerno che, attraverso l’opera sempre meritoria del direttore don Marco Russo (che ha sostituito da qualche tempo il precedente don Franco Fedullo!!), ha portato al centro della scena un problema importantissimo. L’offerta di abilità, gli strumenti e gli approcci addizionali sono apparentemente piccoli supporti ma in realtà grandi passi verso l’integrazione effettiva dei popoli dell’est europeo in un contesto occidentale, moderno ed ipertecnologico. Per rafe ciò occorrono elementi assolutamente preparati e formati in modo da integrare tutte le iniziative di formazione e integrazione a livello nazionale. L’appuntamento salernitano non vuole essere ma è certamente un tangibile riconoscimento alla Caritas salernitana. Del resto le “vicinanze” romane di don Marco Russo non lasciavano e non lasciano alcun dubbio sul peso che il sacerdote riesce ad esercitare anche nella Curia romana.