Un nuovo caso di malasanità, una paziente ultrasettantenne attende invano la macchina che la farebbe sopravvivere.
Aldo Bianchini
Amalfi – Qualche mese fa, grazie a questo giornale, mi sono attivamente interessato del caso inerente la sig.ra Franca Marchetti di Salerno alla quale le veniva puntualmente negata la consegna del “comunicatore oculare” da parte della ditta Tiflosystem di Padova per negligenza diretta della ASL Unica di Salerno che non provvedeva al pagamento degli arretrati alla predetta ditta. Debitamente sollecitata la stessa Tiflosystem si dichiarava subito disposta alla consegna anche solo su impegno formale, ma scritto, della Asl. Grazie anche al successivo interessamento del sindaco De Luca, dell’assessore De Maio, della sig.ra Rosa Passarella e del dottor Bruno Iannone (medico della famiglia Marchetti) il caso fu prontamente risolto e nel giro di pochi giorni l’apparecchio venne consegnato alla paziente. Ora ci scrive una lettera accorata e toccante il signor Luigi Rispoli di Amalfi per segnalare il caso analogo che è toccato alla propria mamma. Per convinzione personale e di redazione provvediamo, per il momento, alla pubblicazione integrale della lettera, riservandoci per le prossime ore e per i prossimi giorni interventi diretti sulle istituzioni e sulla stessa ditta Tiflosystem. “””Gentile redazione, sono il figlio di una malata di sla residente ad Amalfi, vi scrivo perché stiamo vivendo lo stesso calvario capitato alla signora di cui vi siete occupati nel mese di luglio ed agosto. La stessa precisa, identica vicenda. Da un anno attendiamo il comunicatore oculare, ma veniamo rimbalzati da un rinvio da un altro, da un ufficio ad un altro. Non si contano le porte chiuse e le persone in riunione permanente per giorni..Mia madre ha 75 anni è un ex-maestra elementare in pensione e da quando è precipitata nel silenzio assoluto della sla la sua voglia di vivere si è quasi spenta. Sono riusciti persino a farci sentire in colpa perché vogliamo combattere per il sacrosanto diritto di un’anziana signora CHE ORMAI DEVE SOLO PENSARE A MORIRE. Si, è capitato pure questo, fra le righe di questa nostra storia. Ho anche io contattato Cervellin della Tiflosystem, arrabbiatissimo verso le autorità sanitarie regionali, e mi ha ripetuto che basterebbe un “gesto di buona volontà” leggi un minimo accenno di promessa di saldare i debiti, e lui in due giorni manderebbe l’ingegnere per il collaudo dell’ausilio. Dopo aver tanto bussato, non ci rimane che provare la carta di dare un certo risalto pubblico al nostro personale calvario. Sto contattando anche le autorità di Amalfi, Sindaco in primis che è anche il nostro medico curante per aiutarci con un appello e una qualche opera di sensibilizzazione nei confronti del commissario alla sanità della regione. Ci dareste una mano anche voi col vostro giornale? Sarebbe possibile?. Vi allego l’ultimo atto scritto da parte dell’asl per la fornitura del comunicatore, non inganni la data, è solo l’ultimo atto scritto di un anno di iter burocratico. Ieri ho risollecitato l’asl di Castiglione di Ravello che mi ha ancora promesso che a sua volta ri-solleciterà per iscritto sottolineando l’estrema urgenza del caso di mia madre. Intanto i giorni passano e la sla non aspetta . Un cordiale saluto Rispoli Luigi.”””