Il sindaco Raffaele Accetta dispone la chiusura di due uffici e scrive al Prefetto
Giuseppe Bianchini
Monte San Giacomo – I comuni, piccoli e grandi, si oppongo decisamente alla manovra economica varata dal governo Berlusconi ritenendo i tagli proposti davvero inaccettabili e pericolosi per la stessa sopravvivenza di molte piccole e medie comunità. Nel Vallo di Diano il primo comune ad aderire alla campagna di contestazione proposta dall’ ANCI è stato il comune di Monte San Giacomo (il comune più socialista d’Italia!!) guidato dall’architetto Raffaele Accetta che ha stravinto le elezioni amministrative di qualche mese fa. Ha preso carta e penna ed ha scritto sia ai suoi concittadini che al Prefetto di Salerno manifestando tutto il disagio di chi deve gestire la cosa pubblica e rischia di non poterlo fare più o di poterlo fare solo a singhiozzi per colpa dei tagli indiscriminati di un Governo che ha trovato solo nei tagli la strada più ravvicinata del contenimento della spesa. “”Si tratta di una forma di protesta molto forte –ha scritto Accetta- contestuale in tutti i Comuni italiani, alla quale siamo arrivati perché non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica necessaria ma sbagliata …. Ogni anno i Comuni hanno portato soldi alle casse dello Stato per un totale di oltre 3 miliardi di euro. Lo Stato continua a sprecare e noi siamo costretti ad aumentare le tasse o a chiudere i servizi….” . Poi rivolto al Prefetto notifica le difficoltà per la giornata del 15 settembre scorso e la conseguente chiusura al pubblico degli uffici dello stato civile e dell’anagrafe. Cosa che probabilmente potrà ripetersi anche in seguito, sempre che venga organizzata dalla direzione centrale dell’Anci. Ineccepibile, quindi, l’atteggiamento e la decisione del sindaco Accetta di attuare, nel pieno rispetto delle regole, una giornata di black out di due dei servizi vitali a livello comunale. Del resto il indaco si è ben tutelato riferendo al Prefetto che “”il personale impiegato in codesti servizi verrà, nel pieno rispetto della disciplina contrattuale, nel periodo di tempo considerato impiegato in altre attività””.