Anche se le stime della CGIL appaiono visibilmente gonfiate, il numero degli scioperanti è stato davvero impressionante. Riceviamo ed ospitiamo il comunicato ufficiale dell’organizzazione sindacale
Un lungo corteo, le strade dipinte di rosso, fischietti, trombe e tamburi. Nonni e nipoti, genitori e figli, sindacalisti, istituzioni, gente comune insieme in piazza nella giornata dello sciopero generale indetto dalla Cgil. In totale, a Salerno, circa diecimila persone per una delle più riuscite manifestazioni in città. C’erano davvero tutte le categorie a rappresentanza dell’intero mondo del lavoro, quello che oggi si è mobilitato per gridare il proprio “no” alla manovra finanziaria varata dal governo. Il concentramento è stato fissato in Piazza Vittorio Veneto. Da lì il serpentone si è disteso fino a Piazza Amendola dove era stato allestito il palco per il comizio finale. “Siamo oggi in Piazza – ha detto Franco Tavella, segretario generale Cgil Salerno – per esprimere il nostro dissenso ad una manovra che fa pagare ai soliti noti, lavoratori pubblici, dipendenti e pensionati, il costo di una crisi determinata da altri. Questa finanziaria premia i furbi ed i disonesti e mortifica il Sud, ridotto ad un fantasma e vittima delle pretese della Lega Nord. Si mina all’identità nazionale ed al mondo del lavoro con attacchi vergognosi che si materializzano con la “libertà di licenziare”, odiosa espressione. Ci chiediamo oggi cosa leghi la modifica dell’articolo 8 alla crisi finanziaria. Questo è un assalto al mondo del lavoro e del sindacato. Si tassano i migranti sul contributo che intendono versare ai loro famigliari lontani e si chiudono gli occhi con gli evasori, con coloro che hanno usufruito dello scudo fiscale. Si tagliano i servizi indiscriminatamente, senza tenere conto delle realtà locali. Si infierisce sui trasporti, la sanità, la scuola pubblica. Il tutto nell’assordante silenzio della Regione Campania che tace sui tagli ai fondi Fas, sull’annullamento degli accordi di reciprocità, sulla diminuzione dei contributi agli Enti. Contro tutto questo siamo oggi in sciopero. Auspichiamo una grande alleanza delle forze democratiche per superare la difficoltà e scongiurare che la crisi economica si trasformi in crisi sociale”. Tantissimi i sindaci presenti oggi al corteo. C’erano, tra gli altri, i primi cittadini di Giffoni Valle Piana, Bracigliano, Serre, Fisciano, Vietri sul Mare, Capaccio, Angri e Pollica. La manifestazione della Cgil ha, infatti, anche ricordato Angelo Vassallo, sindaco della cittadina cilentana, barbaramente ucciso un anno fa. Con loro anche Carlo Ghezzi, presidente della Fondazione Di Vittorio e Teresa Granato, della segreteria regionale Cgil.