Oltre un mese fa, l’accaduto aveva suscitato tanta indignazione nei cittadini, (qualcuno insinua anche negli amministratori ) non solo di Sala, ma di tutto il Vallo, ci riferiamo al Grave atto di vandalismo e vilipendio a Sala Consilina, è accaduto nella giornata di Venerdì 15 Luglio, i soliti idioti avevano danneggiato strappando la parte rossa del tricolore Italiano, che un gruppo di 35 persone, uomini, donne e anche 5 bambini guidati dal barbiere Salese Domenico Gorga, avevano piantato il 2 Giugno, in occasione della Festa della Repubblica. Sfidando anche le intemperie di un clima invernale, avevano issato una bandiera tricolore di 2×3 in cima allo sperone “Piescurussu”, l’enorme masso di roccia che domina non solo Sala Consilina, ma anche tutto il Vallo di Diano, ad un’altezza di 900 mt. Ma si sa bene, che la caparbietà, ma soprattutto l’amor di patria e il rispetto per chi ha dato la vita per la nostra terra e l’Unità d’Italia, fortunatamente, in alcuni uomini, non muore mai, anzi è lo spirito e la forza per lottare ancora di più, come è successo, la scorsa Domenica mattina, per Gorge Mustang al secolo, alias Alberto Pica, noto cantautore e attore italiano, più volte ospite di Maurizio Costanzo show e compositore di tante sigle di famosi films. L’eclettico artista, molto noto negli anni ’70 e ‘80, con il suo cappello da cow boy e la sua chitarra, che ora, risiede nelle campagne (Via Sant’agata) di Sala Consilina da anni, insieme naturalmente a Domenico Gorga, ai fratelli Francesco e Giuseppe Orlando ed Antonio Lobosco, sfidando questa volta un caldo torrido di fine estate, hanno issato di nuovo la bandiera Italiana di 2×3 in cima allo sperone “Piescurussu”. Alla fine dell’avventura il Cantante Mustang ha commentato “ Al di là del infausto e incivile gesto, non bisogna mai darla vinta a questi delinquenti, da quattro soldi, se c’è bisogno veniamo qua anche altre mille volte, a rimettere la bandiera, perché il vilipendio e il vandalismo non deve far parte della Cultura e del patrimonio intellettivo nè di Sala Consilina, nè del Vallo di Diano, e neanche dell’intera Italia”