Mercato S. S. – Perché esiste il problema dei rifiuti in Campania e cosa si dovrebbe fare per risolverlo? È proprio a questa domanda che si cercherà di rispondere al meeting dal titolo “ Rifiuti in Campania, cose fatte e cose da fare”, che si terrà venerdì 2 settembre, alle ore 20:30, in Piazza San Luigi Gonzaga – Costa di Mercato S. Severino in occasione della “V° Festa dell’Ambiente e dello Sport” e della “VI° Sagra della lasagna”. Ma cerchiamo di capire, brevemente, come nasce questo problema, questa emergenza e del perché di questo appuntamento. Lo chiediamo a Luigi Pergamo, presidente dell’Associazione Astrambiente e patron della manifestazione, che da anni si batte per la tutela dell’ambiente e del territorio e per le numerose battaglie ai fini del buon funzionamento del megadepuratore di Costa-Mercato S. Severino. “L’emergenza dei rifiuti in Campania – ci spiega Pergamo – inizia convenzionalmente l’11 febbraio 1994, con l’emanazione di un decreto dell’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, Carlo Azeglio Ciampi. Con questo provvedimento il Governo italiano prendeva atto dell’emergenza ambientale che si era venuta a creare in numerosi centri campani, a causa della saturazione di alcune discariche. In quel periodo, la gestione dell’emergenza rifiuti passò attraverso l’ampliamento della capacità di sversamento grazie alla requisizione di diverse discariche private in tutta la Regione”. “All’inizio del 2001 – continua Luigi Pergamo – si registra una nuova pesante crisi nella raccolta, che viene superata riaprendo provvisoriamente le discariche di Serre e Castelvolturno, ed inviando mille tonnellate al giorno di rifiuti verso altre regioni, quali la Toscana, l’Umbria e l’Emilia-Romagna, nonché all’estero, in Germania. Alla fine del 2001 entrano in funzione gli impianti di produzione di combustibile derivato dai rifiuti di Caivano, Avellino e Santa Maria Capua Vetere, seguiti nel 2002 da quelli di Giugliano, Casalduni e Tufino, ed infine di Battipaglia nel 2003. Ciò nonostante la Campania, con la progressiva saturazione delle discariche conosce una nuova crisi nel 2007 e cosi anche nel 2010 e nel 2011”. Un problema che porta a gravi conseguenze anche igienico-sanitarie, oltre che economiche, infatti, ricordiamo che la Protezione Civile nel 2004 ha commissionato uno studio scientifico sulle conseguenze sanitarie della mancata gestione dei rifiuti in Campania ad un’equipe di specialisti provenienti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal Centro Europeo Ambiente e Salute, dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, dall’Osservatorio Epidemiologico della Regione Campania e dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambiente e l’analisi dei dati epidemiologici raccolti ha consentito ai ricercatori di mettere in correlazione diretta i problemi osservati sulla salute pubblica con la mancata gestione del ciclo dei rifiuti in particolare, è stato misurato un aumento del 9% della mortalità maschile e del 12% di quella femminile, nonché l’84% in più dei tumori del polmone e dello stomaco, linfomi e sarcomi, e malformazioni congenite. “Il forte impatto del problema dei rifiuti sulla salubrità dell’ambiente, sul turismo e dal punto di vista igienico-sanitario – afferma Pergamo – ha anche comportato la necessità di trovare soluzioni di breve e medio termine, come la riapertura o la realizzazione di nuove discariche, per superare l’emergenza in tempi rapidi. Ciò ha determinato forti proteste da parte della popolazione che vive nei dintorni dei siti di volta in volta individuati allo scopo, secondo quello che viene descritto come effetto NIMBY (Not in my back yard, ‘non nel mio giardino’)”. Alla tavola rotonda prenderanno parte: l’avvocato Antonio Fasolino, assessore provinciale all’ambiente e alla protezione civile; Carlo Guadagno, consigliere provinciale “Idv”; i dirigenti dell’Associazione Astrambiente, il dottor Pasquale Santoro e la dottoressa Rosanna Ferraioli; l’avvocato Pierluigi Vitale, assessore Comune di Nocera Superiore; e l’onorevole Franco Torchia, assessore alla protezione civile regione Calabria; concluderà i lavori l’onorevole Giovanni Romano, sindaco di Mercato S. Severino e assessore all’ambiente della regione Campania.