DIOGENE
Analisi della megalomania che offende chi la osserva e se esibita da un potente,disgusta. L’uomo con le belle donne, che foraggia una esibita malvivenza al punto di premiarle con incarichi importanti: la donna in carriera che si sente superiore maggiormente perché è riuscita nel suo intento: le famiglie che vantano nobili natali o semplicemente gente che ha avuto riconoscimenti accademici, come la laurea: gli arricchiti che hanno investito nel “mattone” e si sentono rivalutati in un “ruolo sociale.” A quanti compromessi è disposto il megalomane e mi avete compreso!Povera gente in effetti, poiché la megalomania è una vera e propria patologia, definizione greca megas-grande mania-ossessione. Questa patologia mentale è certamente sintomo: di disturbi paranoici e maniacali. La storia ne annovera tanti; non mi metto a citarli, basta però pensare che nella socierà edonista-reaganiana( da Reagan, Presidente USA) per nulla mutata,il fenomeno è sempe più accentuato. Belli ricchi e signori ad ogni costo e a differenza degli anni settanta, quanda un nonno contadino faceva “tendenza” o moda se vi pare, oggi si rispolverano parentele e titolaggi vari per apparire migliori. Poiché non tutti sono malati, poiché i cattolici li chiamano peccati di superbia, ci pensino gli stessi vanagloriosi. Un Bonaparte l’abbiamo già avuto e lasciamolo alla storia anche perchè Napoleone l’ha fatta la Storia. Mi illudevo comunque che le donne in virtù del loro sesso, fossero meno inclini alla megalomania-escluse le cortigiane-e che dessero più importanza ai valori morali dimenticando, che è proprio da questo tipo di signore che essi sono spariti. E così via alla superbia, ad un comportamento disgustato nei confronti di quelli che essi reputano inferiori, cercando a tutti i costi di apparire una scala più sù
Questa analisi è partita dall’alto, dai governanti, ed è scesa sino ai vicoli, ali anfratti, alle piazzette. Perciò signori, quando incontrate un megalomane allontanatevi silenziosamente.
