Al.Bi.
Da un paio di settimane è cominciata la fase istruttoria dinnanzi alla Commissione Disciplinare presso l’Ordine dei Medici di Salerno. Il D’Angelo aveva già patteggiato una pena per un caso precedente.
Monte San Giacomo – A poco più di un mese e mezzo dalla sentenza del Tribunale di Sala Consilina con la condanna a sei anni del medico Mario D’Angelo, titolare della guardia medica di Sassano, è cominciata la fase istruttoria per l’inchiesta interna a carico dello stesso medico. Per la cronaca ricordo che il dottor Mario D’Angelo la sera del 2 febbraio 2011 mentre alla guida della sua autovettura, in stato di visibile ubriachezza, stava raggiungendo il suo posto di lavoro presso la guardia medica aveva investito e ucciso due giovani. Nunzia Rinaldi di Monte San Giacomo e Loreto Pippa di Sassano stavano, a loro volta, transitando su quel tratto di strada maledetto per andare inconsapevolmente ed innocentemente incontro alla morte. Nei mesi successivi l’attenzione di tutta la cittadinanza fu vivissima e tutte le fasi processuali furono seguite con molta attenzione da moltissima gente. Fino alla data del 24 giugno 2011 quando il GUP, con rito abbreviato, emise la sentenza di condanna a sei anni del medico con ritiro della patente, confisca dell’auto e risarcimento di acconti come provvisionali. La sentenza, come sempre accade, fu accolta da alcuni come sufficiente e da altri come riduttiva rispetto all’entità del fatto commesso. Nell’attesa di conoscere tutte le motivazioni con la pubblicazione della sentenza e nell’attesa del probabile giudizio di appello si è, intanto, riunita la Commissione Disciplinare incardinata presso l’Ordine dei Medici di Salerno. I commissari hanno già chiesto ed ottenuto il dispositivo della sentenza del 24 giungo ed anche tutto l’incartamento relativo al patteggiamento che il medico aveva ottenuto per la sospensione della patente di guida risalente al 2009 quando fu sorpreso dalla Polizia Stradale mentre guidava ubriaco, nonché tutti gli atti della Commissione Medico-legale che gli aveva restituito la patente proprio pochi giorni prima dell’incidente mortale ritenendolo perfettamente guarito e di nuovo abile alla guida. La previsione per il dottor D’Angelo non è delle più rosee, rischia la radiazione dall’Albo e l’impedimento a continuare la sua professione di medico. I precedenti in materia sono piuttosto severi anche perché la Commissione che opera con un sistema di giustizia diverso da quello ordinario (un po’ come avviene per lo sport!!) dovrà anche valutare, oltre al gravissimo danno procurato ai due giovani, anche il fatto strettamente professionale che quella sera stava andando in guardia medica sotto l’effetto di psicofarmaci e di sostanze alcooliche. La decisione si conoscerà alla ripresa dei lavori, subito dopo la pausa estiva.
Hanno ridotto la pena a chi ha causato la morte di loreto e Nunzia. E’ come se li avessero uccisi due volte. E c’è chi sul web si fa pubblicità come avvocato dell’imputato con articoli ad hoc sul fatto. Dovè il rispetto per i due poveri ragazzi???