FASANO VICINO AI CONTRIBUENTI


Alfonso D’Alessio

 

Il sen. Vincenzo Fasano interroga il ministro dell’Economia sulle modalità di riscossione di Equitalia

 

Il Sen. Vincenzo Fasano si schiera dalla parte dei contribuenti. Su spinta di alcune associazioni di consumatori, ha presentato, infatti, un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia e delle Finanze, al ministro dello Sviluppo Economico, al neo ministro della Giustizia. L’intento è quello di garantire più tutela ai contribuenti e, attraverso la ricezione di precisi indirizzi giurisprudenziali in materia di riscossione tributi, sollecitare la predisposizione di un modello di riscossione moderno e virtuoso. In particolare, nell’atto ispettivo presentato dal sen. Fasano, si fa riferimento alle procedure di notifica di Equitalia Esatri S.p.a., che opererebbe «in spregio delle normative sulla notifica degli atti giudiziari», con conseguenze negative per i contribuenti. «Migliaia di cittadini italiani privati e di aziende –si legge nell’interrogazione- subiscono l’azione violenta dell’agente della riscossione che, sulla base di detti illegittimi titoli, procede al altrettante illegittime procedure esecutive sui beni mobili, conti correnti, e su beni immobili dei creditori dell’erario. Detti atti pregiudicano il privato e l’imprenditore che non possono accedere a nessuna forma di finanziamento. Questa condizione – si legge ancora – è ancora più grave nel momento in cui si scrive giacché il nostro Paese, come il resto del mondo, sta attraversando una forte crisi economica. Le imprese colpite dalla spregiudicata azione dell’agente della riscossione rischiano di sopperire con intollerabile pregiudizio per il sistema economico ed occupazionale del sistema Italia». Tutto ciò comporta anche conseguenze per le entrare erariali: «L’agente della riscossione –recita l’atto ispettivo- anziché rendere più efficace la procedura di riscossione, producendo l’effetto appena indicato, rende del tutto impossibile la riscossione, con inevitabile pregiudizio per entrate erariali».

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *