Aldo Bianchini
Il caso di una paziente affetta da SLA balza sulle cronache nazionali. Il presidente Annunziata conosce il problema?
Salerno – La ASL Unica di Salerno non paga e la ditta Tiflosystem spa di Piombino Dese (Pd) non effettua la fornitura di un apparecchio per la comunicazione denominato “controllo oculare” ad una salernitana affetta da SLA in fase molto avanzata. L’unico sistema comunicazionale della sfortunata salernitana può essere assicurato da questo apparecchio elettronico per la cui fornitura la ditta del padovano ha vinto regolare gara pubblica già da alcuni anni. La Tiflosystem è una delle pochissime aziende specializzate nel settore ed effettua forniture in tutta Italia ed anche all’estero; tanto sono sofisticati ed all’avanguardia tecnologica detti apparecchi che consentono all’infermo di relazionarsi con il mondo esterno e con i più stretti familiari. Tra la Asl Unica di Salerno e la Tiflosystem è nato, però, un problema dovuto ad un contenzioso che si trascina ormai dal 2008. In pratica la ditta padovana è creditrice nei confronti della Asl di diverse decine di migliaia di euro e per tale ragione in data 18 maggio 2011 notifica alla Asl e per conoscenza al ministro Renato Brunetta (prot. CU/64-201/dc) la “sospensione di forniture e vostra delibera del 5.5.2011”. Un vero peccato perché proprio la fornitura richiesta il 5 maggio riguardava il caso drammatico della paziente salernitana. In data 8 giugno 2011 il commissario Bortoletti risponde (prot. n. 5422) e in pratica snocciola tutte le difficoltà economiche (come fa ormai ad ogni sua apparizione pubblica!!) che ha ereditato dalle passate gestioni e che non gli consentono di provvedere subito ai pagamenti. Insomma il Commissario chiede tempo e conclude la lettera così: “Si tratta, quindi, di una questione di pochi giorni a fronte di pagamenti fermi, in alcuni casi da anni”. I giorni, però, passano e di pagamenti nemmeno l’ombra. La paziente giustamente preme e il 27 giugno 2011 (ventuno giorni dopo la lettera dell’Asl) la Tiflosystem sollecita il pagamento degli arretrati, non accade niente. Il secondo sollecito la ditta padovana lo invia il 7 luglio 2011 e assicura che “nonostante i mancati pagamenti abbiamo dato corso alle prime 3 installazioni dei comunicatori per i malati di SLA, in particolare i vostri assistiti A.A. di Sant’Egidio del Monte Albino, O.L. di Angri e D.F.S. di Sarno; nonostante tanta buona volontà non accade niente. L’ultimo sollecito è dell’ 8 luglio 2011 indirizzato a diversi uffici dell’Asl e nuovamente al ministro Brunetta, fino ad oggi però non è accaduto niente di niente. La pressione iniziale di Brunetta si è sciolta come neve al sole, purtroppo. Telefonicamente interpellato il dr. Davidino Cervellin (presidente della Tiflosystem spa) ha così risposto: “Sono veramente indignato nei confronti della Asl Unica di Salerno che non ha dato segnali di vita a nessuno dei nostri solleciti, eppure abbiamo effettuato numerose forniture senza alcun corrispettivo per onorare la gara d’appalto vinta e per continuare a dimostrare sul mercato la nostra sensibilità sociale nei confronti di chi soffre ed ha bisogno della nostra assistenza. Noi viaggiamo su percentuali minime di guadagno e il mancato pagamento ci manda subito in crisi economica seria. Le faccio solo un esempio, la Asl di Trento non emette ordini se non ha liquidi in cassa”. Cerco di balbettare che lì è un altro mondo e gli racconto della paziente di Salerno; risponde: “A me personalmente ed alla nostra azienda sarebbe sufficiente anche solo un rigo scritto della Asl per inviare ad horas il nostro ingegnere (già mobilitato) a Salerno al fine di sopperire alle esigenze psicofisiche e tecnologiche della paziente”. Ma lo scritto, anche un rigo, dalla Asl non arriva e la paziente si allontana sempre di più dal mondo delle relazioni comunicazionali per colpa, questa volta è proprio così, della cattiva volontà delle strutture pubbliche nostrane. Questo è uno dei classici esempi su cui dovrebbe avventarsi con forza ed anche con violenza il presidente della Conferenza dei Sindaci della Asl Unica (Sergio Annunziata) per smuovere le acque di una sanità fatiscente e colpevole.