Un noto rappresentante della CGIL inseguito dal postino e dall’ufficiale giudiziario
San Rufo – Nel famosissimo film di Alfred Hitchcock del 1955 “Caccia al ladro” con Gary Grant e Grace Kelly si parlava di un inafferrabile imbroglione e di una bellissima ragazza. Il film fece la fortuna di Grace Kelly che presto diventò “sua altezza serenissima” di Montecarlo con tutta la storia che conosciamo. Nel nostro caso specifico si parla, più modestamente del Consorzio di Bacino Sa/3, della Ergon spa e di un sindacalista introvabile. Più semplicemente si tratta della “caccia al sindacalista”. Introvabile sia per il postino che anche, ma siamo solo alle prime battute, per l’ufficiale giudiziario. Insomma è caccia al sindacalista Paolo Planzo della CGIL, il nome è trapelato dalla strette maglie del riserbo. Gli deve essere notificato un provvedimento di sospensione dal lavoro firmato, pochi giorni fa, dal presidente della Ergon Gaetano Arenare. Come dire che la “battaglia del Consorzio“ è forse giunta all’ultimo atto, anche se la strada è lunga ed ancora irta di ostacoli da una parte e dall’altra: una quarantina di dipendenti del Consorzio da una parte e più di una ottantina di dipendenti della Ergon dall’altra. Su questo ci ritornerò nei prossimi giorni. Oggi mi preme raccontarvi la storia della caccia al sindacalista che, secondo il suo datore di lavoro naturale, si sarebbe reso responsabile di alcune non meglio indicate inadempienze tali da poter essere sottoposto a provvedimento disciplinare durissimo come quello della sospensione. Io che non ho fatto soltanto il giornalista so benissimo che il ruolo del sindacalista mentre da un lato garantisce alcune libertà operative all’interno di una organizzazione lavorativa (anche privata!!), dall’altro espone a rischi notevoli soprattutto quando il confine tra l’esercizio del compito di tutela dei diritti dei lavoratori e quello di lavoratore dipendente comincia a diventare sempre più evanescente. Tute cose che, nella fattispecie di Planzo, approderanno probabilmente dinnanzi al “gran giurì” romano dopo che sarà stato possibile notificare il provvedimento di sospensione. Difatti la prima raccomandata inviata dalla Ergon è già ritornata al mittente con la dicitura “destinatario assente” e l’ufficiale giudiziario (successivamente incaricato) ha già toppato la prima volta e si accingerebbe (secondo i bene informati) a stringere d’assedio l’abitazione del sindacalista per notificargli “pro minibus” l’intimazione del suo datore di lavoro. Poi assisteremo ai numeri!!. Ma per quanto attiene il Consorzio, questo benedetto Consorzio, c’è molto di più: un avviso di garanzia già notificato, un’inchiesta su alcuni lavoratori scioperanti che avevano firmato il cartellino di presenza e le corpose assenze per malattia di molti dipendenti (alcuni dei quali –uso il maschile in generale- ottimi presenzialisti sulle tv locali per parlare di “cupola”) o, addirittura, il caso di una dipendente del saprese che scrive alla Ergon di venerdì per annunciare che dal lunedi successivo sarà in malattia. Queste cose il commissario Siano e il presidente Cirielli devono esaminarle attentamente prima di decidere cosa fare. Insomma nei prossimi giorni ci divertiremo; domani comincerò con l’avviso di garanzia.
browse classified ads