La grande attrice francese Jeanne Moreau ritorna sulla scena mondiale ad 83 anni di età
In una recente apparizione pubblica la grande attrice-regista francese Jeanne Moreau parlando delle donne, del loro sex appeal e della loro arte di seduzione ha testualmente detto: “Nella mia vita ho fatto di tutto, ma alla mia età posso sedurre soltanto la morte”. Infatti ha sedotto un’intera platea al festival di Spoleto, quasi come a dire che una donna non tramonta mai e non ha età per sedurre, anche la morte, perché no. Il grande amore della sua vita, Orson Welles, la defini enfaticamente “una via di mezzo tra l’uragano delle Azzorre e la tiepida brezza di Montmartre”, anche se oggi la “dama di Francia” ovvero “la musa del cinema” ha ripiegato sul tenue riso disfatto. Ora si accinge a girare il suo quarto film imperniato sul personaggio di Maria Antonietta d’Austria. Nel suo carnet ha iscritto una serie impressionante di uomini e di piccoli e grandi amori: da Orson Welles a Elia Kazan, da Truffaut a Peter Brook, da Wim Wenders per finire a Josèe Dayan. Nella sua lunga e spesso brillante vita ha sempre pensato e agito al contrario di quanto pensa Erica Jong (notissima scrittrice) in merito alla libertà ed all’indipendenza della donna. Non è stata mai femminista manifestante, lo è stata invece nello stile di vita che ha proposto senza badare a niente e a nessuno. Non è stata mai vittima per cui non è mai diventata colpevole, insomma non è mai salita sul banco degli imputati (come invece sostiene la Jong a difesa delle donne), anche se è stata maltrattata dagli uomini ed ha maltrattato gli uomini in un rapporto effettivamente alla pari come in rarissimi altri casi di personaggi del jet –set internazionale. Ha sempre sostenuto, e lo sostiene tuttora, che non è vero che oggi le donne sono immerse in un profondo sonno collettivo, anzi è fautrice del fatto che le donne hanno scalato posizioni importantissime in tutte le discipline del genere umano, fino quasi a far ipotizzare che in un prossimo futuro sarà sempre necessario il ministero delle “pari opportunità”, ma per gli uomini e non più per le donne. Commentando la vicenda di Strauss-Kahn ha sarcasticamente detto che le donne scelgono autonomamente e con lucidità quando essere vittime e quando essere colpevole, ma nel merito dei fatti ascritti alla cameriera di New Jork non si è specificamente pronunciata.
Gentile Autrice, Jeanne Moreau mi faceva sognare quando da ragazzino vedevo i suoi film. Sinceramente il titolo mi sembra ora di cattivo gusto: c’è un tempo giusto per ogni cosa nella vita. A 83 anni c’è solo da augurare di terminare, per quanto possibile, in salute e in serenità. Rispettiamo la vecchiaia. Di grande saggezza e conoscenza della natura umana che deriva dall’età la grande Jeanne ha dato prova con il periodo finale riguardante la grottesca vicenda di Strauss-Kahn.
Cordiali saluti
Roller
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