Gli amministratori del Parco scrivono a Caldoro. Urgente rivisitare il piano del
Teggiano – Il vice presidente del Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano Corrado Matera ed i membri del Consiglio Direttivo dell’Ente, Girolamo Auricchio, Donato De Rosa, Vittorio Esposito e Pina Vairo scrivono al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro: “””Gentilissimo Presidente, avvertiamo la necessità di rappresentarLe una situazione di straordinario disagio in cui si trovano le amministrazioni e i cittadini del nostro territorio. E’ volere di tutti valorizzare il nostro territorio, pertanto, è necessario attivare velocemente tutte le risorse utili alla crescita della nostra area. Siamo in attesa, da più di un anno, dell’assegnazione dei Fondi PIRAP, per poter attivare un percorso di valorizzazione. E’ indispensabile, e vi sono le condizioni, per poter realizzare una forte integrazione territoriale tra la costa, le bellezze paesaggistiche e i centri storici, passando necessariamente attraverso i grandi attrattori culturali. A questo scopo, è opportuno che, di concerto, le Istituzioni affrontino e risolvano alcuni problemi che, ad oggi, rischiano di indebolire la capacità attrattiva dell’area Parco. Altro problema che grava sul nostro territorio è il piano del Parco, approvato dal Consiglio Regionale nella seduta del 24/12/2009, otto anni dopo l’approvazione da parte del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco, avvenuta il 28 dicembre 2001, previo parere positivo espresso dai Sindaci della Comunità del Parco con deliberazione n. 14 del 15 dicembre 2001. Non vi è alcun dubbio che le condizioni socio economiche dell’area sono variate. E’ necessario, quindi, che gli Enti preposti prendano atto di ciò ed avviino velocemente un’azione di rivisitazione del piano. Gentile Presidente, nella qualità di Amministratori, componenti del Consiglio Direttivo del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano eletti dalla Comunità del Parco, ci rivolgiamo a Lei affinché si proceda tempestivamente all’assegnazione dei fondi già destinati al nostro territorio e, nel contempo, si metta in campo un’ azione concreta diretta alla rivisitazione del piano del parco, per alcuni aspetti oramai vecchio e, nei fatti, decisamente superato. Ed inoltre, possa Lei favorire una concertazione istituzionale programmatica. Il nostro territorio non può più attendere. La estenuante attesa di interventi, accompagnata da una inutile guerra territoriale, porterà alla spopolamento ed impoverimento delle nostra area vasta. Noi Amministratori non possiamo permettere che ci ò avvenga”””. Seguono le firme degli amministratori: Corrado Matera, Girolamo Auricchio, Donato De Rosa, Vittorio Esposito e Pina Vairo.
Ho l’impressione che gli amministratori dell’Ente Parco continueranno ad attendere i fondi destinati al suo territorio per molto tempo ancora. Sarei comunque curioso di conoscere la risposta di Caldoro a tale richiesta, ammesso che una risposta vi sia stata.